Savona: "Siamo con Micciché | L'alleanza è compatta" - Live Sicilia

Savona: “Siamo con Micciché | L’alleanza è compatta”

Il movimento fondato da Riccardo Savona continuerà a sostenere il leader di Grande Sud: "Sosteniamo il progetto sicilianista e come alleanza stiamo lavorando, con la massima comunione d'intenti, alla formazione di liste che rispecchino le reali prerogative dei diversi territori provinciali".

Incontro con Micciché e Lombardo
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“Il Movimento popolare siciliano sosterrà la candidatura alla Presidenza della Regione siciliana di Gianfranco Miccichè. Sono pertanto destituite da ogni fondamento tutte le ricostruzioni giornalistiche che in queste ore hanno cercato di insinuare dubbi sulla nostra posizione”. Lo afferma, in una nota, il deputato regionale Riccardo Savona. “Sosteniamo il progetto sicilianista di Miccichè e come alleanza stiamo lavorando, con la massima comunione d’intenti, alla formazione di liste che rispecchino le reali prerogative dei diversi territori provinciali”, ha concluso Savona, smentendo le voci di un avvicinamento al candidato alla presidenza Nello Musumeci, circolate nelle scorse ore.

Entro la giornata di oggi, Riccardo Savona deciderà se continuare a sposare la causa autonomista, oggi rappresentata dall’accoppiata Micciché-Lombardo, o svoltare verso il centrodestra di Nello Musumeci, guadagnando un posto nella lista del presidente.

La decisione è stata presa alla fine di un lungo vertice, tra il leader del Movimento popolare siciliano, quello di Grande Sud e il governatore Raffaele Lombardo. Un incontro utile a fugare alcuni dubbi. A non convincere Riccardo Savona, infatti, sarebbe stata l’intenzione di creare una lista Mps-Fli, con Mpa e Grande Sud pronti a correre da soli. I dubbi, in questo caso, non riguardavano tanto la possibilità o meno di superare lo sbarramento del 5% (ma anche questo dato non è considerato affatto certo), quanto, semmai, la composizione di una lista che potrebbe finire proprio per rendere difficoltoso il ritorno all’Ars di alcuni big dell’Mps.

Una lista Mps-Fli, infatti, potrebbe aspirare, in province come Palermo o Trapani, quasi certamente a un solo seggio. Un seggio che a quel punto potrebbe essere obiettivo concreto dei finiani: Aricò nel capoluogo, ad esempio, può far valere in campagna elettorale la visibilità data dalla sua presenza in giunta in questi ultimi mesi, oltre che la sua recente candidatura alle amministrative palermitane. Livio Marrocco, invece, è stato nella scorsa legislatura capogruppo di Fli, e alle ultime amministrative nella provincia di Trapani ha dimostrato di poter contare su un buon seguito.

E, elemento da non sottovalutare, potrebbe essere l’apporto, che potrebbe risultare decisivo, proprio di Raffaele Lombardo, che a Palermo e Trapani non potrà contare su “big” del suo partito (anche se è quasi certo, giusto per restare in tema di Mps, il transito di Giovanni Greco nell’Mpa) e potrebbe scegliere, quindi, di rafforzare, anche in chiave nazionale, il “patto di ferro” con Gianfranco Fini, magari favorendo l’ascesa a Palazzo dei Normanni di qualche candidato di Fli. Partito che, per intenderci, ieri, in occasione del coordinamento regionale, e per bocca del leader siciliano Carmelo Briguglio, ha parlato sì di “lista unica” in vista delle regionali. Ma ha dimenticato, tra i componenti di quella lista, di citare proprio il movimento di Riccardo Savona.

Insomma, la lista Mps-Fli potrebbe finire per “tagliare fuori” l’ultimo presidente della commissione bilancio, e il deputato questore nonché capogruppo del Movimento, Paolo Ruggirello. Che adesso potrebbero, quindi, anche scegliere di andare altrove. Nel centrodestra, appunto. Verso una coalizione, quella di Nello Musumeci, che sta cercando di rafforzarsi proprio nella Sicilia occidentale. E in questo senso, l’apporto di Savona e Ruggirello potrebbe essere decisivo, in una competizione nella quale le distanze tra i candidati appaiono molto risicate. E del resto, nel caso di Ruggirello, già in passato si era parlato di un avvicinamento a quell’are del centrodestra rappresentata dalla lista lanciata dal Cantiere popolare, oltre che da alcuni deputati scontenti del Pdl come Leontini (che alla fine sarà candidato nella lista Cantiere poplare di Ragusa), Nino Beninati (passato invece all’Udc) e Fabio Mancuso (che ha lanciato un movimento legato “al terriotorio” insieme a Filippo Drago, a supporto della candidatura di Micciché).

I nodi però, sarebbero stati sciolti. E Musumeci ha atteso invano. Ieri, durante la sua conferenza stampa aveva annunciato: “Stiamo dialogando con altre forze politiche. Ci saranno novità”. MA l’Mps ha deciso di restare con Micciché.


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