Il Risiko degli incarichi, la partita si gioca all'Ars: tutti i nomi

Il Risiko degli incarichi, la partita si gioca all’Ars: tutti i nomi

Teatro dei giochi la commissione Affari istituzionali

PALERMO – Più che un valzer, pare un minuetto che non arriva mai al clou, il grosso mazzo delle nomine di revisori dei conti e in un caso di un membro del Cda in enti e istituti regionali e collegati, in aziende sanitarie e consorzi universitari, con appuntamento fissato nel pomeriggio in commissione Affari istituzionali all’Ars. Una seduta che è una (già) lunga storia di rinvii e tatticismi e che rischia grosso, ancora una volta e dopo due sedute andate a vuoto, il rimpallo, se le assenze già registrate nelle settimane scorse dovessero offrire di nuovo lo spettacolo delle sedie vuote.

Mancanza di numero legale, lo chiamano; o alle brutte, potenzialmente, abbandono dell’aula in caso di messa in votazione mal digerita da qualche componente. Che questo corposo preludio alla discussione sul rendiconto 2019, sempre nella stessa giornata ma in aula, possa rappresentare uno dei tanti tavoli di confronto aperti sulle crepe della maggioranza dopo le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini a ‘La Sicilia’, qualcuno lo teme. E nessuno lo dice apertamente. Quelle dichiarazioni, che gettano in lizza per il prossimo assalto a Palazzo d’Orleans il segretario siciliano del Carroccio Nino Minardo e annunciano corsie leghiste a parte ai prossimi appuntamenti amministrativi di Palermo e Catania, sono state intanto rinviate al mittente dal presidente Nello Musumeci con sarcasmo.

Rischio rinvio e silenzio-assenso

La sensazione, che fra i banchi dell’opposizione Cinque stelle è certezza, è che “nessuno voglia assumersi la responsabilità politica di una votazione chiara – dice Salvatore Siragusa, in commissione per il M5s assieme a Gianina Ciancio – aspettando l’effetto previsto dalla legge, l’approvazione per silenzio assenso, che arriva decorsi 45 giorni dalla notifica alla commissione del primo ordine del giorno”. Come dire, fra una manciata di settimane nomine passate senza il crisma di un voto. E il voto, anche se le nomine dovessero essere approvate, alle opposizioni interessa, eccome: “La maggioranza dentro la commissione ha sempre avuto problemi enormi – continua Siragusa – inizialmente perché era sotto numericamente prima che i deputati Pagana e Mangiacavallo lasciassero il Movimento per Sicilia Attiva, oggi perché non vogliono andare a un voto che li metterebbe in minoranza anche salvando le nomine”.

Nomine in bilico

Tradotto: per bocciare le nomine ci vuole la maggioranza qualificata di 8 contro 7, anche un voto sfavorevole che non la raggiungesse significherebbe sì approvazione, ma “darebbe il segnale politico che vogliamo: la maggioranza battuta, la maggioranza che non c’è”. Equazione che funziona, questa, anche in casa Pd, dove Giuseppe Lupo, membro dem insieme con Antonello Cracolici, afferma: “All’ultima seduta eravamo in tre… Se gli scricchiolii nella maggioranza pesano sui nostri lavori? Nulla di più evidente, Musumeci ne prenda atto. Il confronto in commissione è nato male e peggiora di giorno in giorno, come del resto in aula. Sono alla frutta, un caos assoluto, dopo le dichiarazioni di Salvini e il sostanziale smarcamento di Miccichè”.

Il confronto in maggioranza

Ma non è un rinvio in più o in meno il problema cruciale, secondo Vincenzo Figuccia, componente leghista, quanto “i gravi sintomi di una esigenza di maggiore confronto tra le forze di governo non solo su questo tema, ma pure e soprattutto sulle tante cose da fare, dai termovalorizzatori alle misure economiche, rispetto a una legislatura che nessuno può pensare sia già finita”. Quanto ai mal di pancia nella maggioranza, Figuccia pare esorcizzarli: “Non esiste nessuna esasperazione dei toni o delle differenze, ma diciamo chiaramente che vogliamo un confronto schietto per capire quali prospettive abbiamo insieme. Insomma, parliamo meno di candidati e più di obiettivi…”. Dallo stato maggiore di Diventerà Bellissima filtra calma, nel suggerire che ciò che accade in prima commissione “non ha quel peso politico sostanziale che qualcuno può supporre, anche se le nomine sono importanti”, dopo che l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha garantito il funzionamento delle “triadi” di revisori attraverso la nomina dei collegi straordinari oltre un anno fa. Anche nel partito del presidente Musumeci, comunque, non sono pochi quelli che paventano la recidiva dell’assenteismo di fine legislatura, in prima commissione come altrove.

Le nomine: ecco i professionisti

La prima commissione è chiamata a esprimere parere sulla designazione dei seguenti commercialisti e professionisti. Per il Consorzio universitario “Empedocle” di Agrigento, Marilena Gentile è stata indicata come revisore dei conti; Ciro Di Vuolo per il collegio dei revisori dei conti del Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario (Cefpas); per l’Ircss – Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina la scelta è caduta su Maria Gabriella Lopresti; all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento dovrebbe essere chiamato Salvatore Bartolotta, a quella di Caltanissetta Luigi Tricoli, all’Asp di Catania Andrea Filippone, all’Asp di Enna Anna Maria Gregni, all’Asp di Messina Rosario Piraino, all’Asp di Palermo Stefano Agnelli, all’Asp di Ragusa Giuseppe Miccichè, all’Asp di Siracusa Angela Baglieri, all’Asp di Trapani Adriano Cataldo, all’Azienda Ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania Nicolò Leanza, al Papardo di Messina Giovanni Trovato, all’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello di Palermo Gregorio Di Liberto, all’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale di alta specializzazione Civico-Di Cristina Benfratelli (Arnas) Antonino Sciacchitano, all’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Rodolico – V. Emanuele” di Catania Giovanni Musumeci; all’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina Antonio Coluccia, al Policlinico “P. Giaccone” di Palermo Sofia Paternostro, al Garibaldi di Catania Massimiliano Lo Certo.

Lo scacchiere

Le nomine per gli Ersu: all’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Catania la designazione nel collegio dei revisori dei conti è per Giovanni Trovato; per l’Ersu di Enna è prevista la nomina come presidente del collegio dei revisori dei conti di Silvestro Saladdino con Giuseppe Antonino Provenzano come componente ; stesso ruolo di presidente per Marcello Barbaro a Messina, che dovrebbe avvalersi come revisore anche di Roberto De Natale. Al Consorzio universitario “Archimede” di Siracusa, come componente del collegio dei revisori dei conti è stato indicato Luigi Campisi, all’Istituto dei ciechi opere riunite “I. Florio – F. ed A. Salamone”, Eugenio Colonna Romano. Al Convitto regionale audiofonolesi di Marsala come componente del consiglio di amministrazione è stata indicata Anna Lisa Tronò.

Fumata nera alla Seus

Intanto, è andata deserta anche la seduta fra i soci di Seus, la partecipata a maggioranza regionale dei servizi di primo soccorso (le altre quote sono ripartite fra le principali Aziende sanitarie e poli clinici) per il rinnovo ormai improrogabile del consiglio di amministrazione. Convocata ieri a mezzogiorno, la riunione si è risolta in un nulla di fatto. La proroga dei tre consiglieri in carica (presidente Davide Croce, consiglieri Pietro Marchetta e Tania Pontrelli) non è più possibile, come ha deciso e comunicato alcune settimane fa la Ragioneria generale della Regione. Altre nomine, altro rebus.
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