CALTANISSETTA – Non ci fu calunnia né diffamazione da parte dell’imprenditore ed ex assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi nei confronti dell’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante. Così ha stabilito il gip David Salvucci che ha emesso un’ordinanza di archiviazione rigettando l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai legali di Montante, gli avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto.
L’ex leader di Confindustria Sicilia aveva denunciato Venturi, difeso dall’avvocato Giacomo Butera, per aver più volte ripetuto in qualità di teste, nell’ambito del processo sul “Sistema Montante” che i “pentiti avevano indicato Montante quale organico a Cosa nostra fin dal 1990”.
Per il reato di diffamazione erano stai querelati anche sette giornalisti, colpevoli, secondo i legali di Montante, di aver riportato sulle proprie testate le parole di Marco Venturi. La loro posizione fu archiviata. Per il sostituto procuratore Leo Scorza “nel caso di specie, da un lato gli articoli contestati dal querelante si sono limitati a riportare le dichiarazioni virgolettate rese da Venturi all’udienza del 1 dicembre 2021 e, dall’altro lato, non può fondatamente dubitarsi che sussistesse un rilevante interesse pubblico alla conoscenza delle dichiarazioni rese da Venturi, avuto riguardo alle cariche pubbliche e di interesse sociale rivestite in passato tanto da quest’ultimo quanto da Montante, alla particolare eco mediatica che ha riguardato la vicenda in parola, al contesto in cui tali dichiarazioni sono state rese, ovvero nel corso di una pubblica udienza”.
I legali di Montante si erano opposti alla sola archiviazione della posizione di Venturi che, per gli stessi fatti, è stato indagato anche per calunnia e falsa testimonianza. Oggi per l’imprenditore è arrivata l’ordinanza di archiviazione.