BERLINO – L’autista polacco del tir “avrebbe lottato fino all’ultimo” con l’attentatore e sarebbe stato “ancora in vita, nella cabina, al momento in cui il mezzo ha investito la folla”. Sul suo corpo sono state ritrovate “ferite da taglio”. Lo rivela la Bild, citando fonti investigative in merito all’attentato di Berlino al mercato di Natale. “Ci deve essere stata una lotta”, dice uno degli inquirenti al tabloid. Il terrorista “ha colpito più volte con un coltello” il 37enne polacco cui aveva rubato il tir, il quale “si sarebbe aggrappato al volante” cercando di deviare il veicolo. Quando il tir si è fermato, l’attentatore avrebbe ucciso l’autista con un colpo di pistola e sarebbe scappato, conclude la Bild.
L’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq news agency, ha rivendicato l’attentato chiamando il terrorista un “soldato dello Stato islamico”. “E’una vendetta per gli attacchi in Siria”, è scritto sulla rivendicazione.
Intanto, il pachistano fermato per l’attentato con tir a Berlino è stato rilasciato. Lo scrive l’agenzia Dpa citando la procura federale a Karslruhe. Il fermo non è stato tramutato in arresto. Il 23enne aveva negato fin dal primo momento di essere coinvolto nella strage del mercatino di Natale. Il terrorista, quindi, sarebbe ancora in fuga. Ed è partita la caccia all’uomo.