PALERMO – Era stato denunciato dalla guardia di finanza per evasione fiscale dovuta all’esercizio abusivo dell’attività di noleggio di imbarcazioni da diporto e la Procura, nel giugno del 2012, aveva disposto il sequestro di tutti i suoi beni. Secondo l’accusa, non aveva presentato nessuna dichiarazione Iva per gli anni compresi tra il 2005 e il 2008, con dichiarazioni infedeli ai fini dell’Irpef, per un totale di 622 mila e trecento euro di imposta evasa.
Nel dettaglio, al termine delle indagini gli era stato contestato di avere indicato nella dichiarazione dei redditi elementi attivi inferiori a quelli effettivi e di non avere presentato la dichiarazione annuale dell’Iva. Adesso per Giovanni Quartararo, 45 anni, arrivano l’assoluzione perché il fatto non sussiste e il dissequestro del patrimonio.
La prima sezione penale del Tribunale di Palermo ha infatti accolto la tesi difensiva dell’avvocato Massimo Motisi, in base alla quale l’attività svolta da Quartararo sarebbe stata di carattere occasionale. Non si arebbe dunque trattatto di un’impresa commerciale: “Non era assoggettabile all’Iva – spiega il legale – e l’imposta presumibilmente evasa ai fini Irpef era molto al di sotto delle soglie di punibilità penale”.
Il dissequestro è arrivato dopo gli accertamenti tecnici e riguarda un appartamento in via Leopardi, tre magazzini in via Sanguinazzai, un negozio in via maqueda, un box ed un magazzino in via Mariano D’Amelio, un altro appartamento in via Tranchina, due abitazioni in via Sanguinazzai, tre appartamenti in via delle Capre ed un’altra abitazione in via Sacco e Vanzetti.