Non rubare nel quartiere | "Altrimenti ti lascio morto a terra" - Live Sicilia

Non rubare nel quartiere | “Altrimenti ti lascio morto a terra”

L'arresto di Antonino Profeta, figlio del boss di Santa Maria di Gesù, Salvatore

Antonino Profeta (nella foto) impartiva lezioni ai giovani. Regola numero uno: i furti dovevano essere commessi ai danni di chi viveva lontano da Santa Maria di Gesù. Era pronto ad uccidere i trasgressori. Proprio come sarebbe accaduto a Mirko Sciacchitano.

PALERMO - MAFIA
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PALERMO – Ventisei anni e un maestro d’eccezione, il padre Salvatore. Antonino Profeta impartiva lezioni a chi è più giovane di lui. Regola numero uno: non rubare a gente del quartiere Santa Maria di Gesù.

Dal 9 novembre padre e figlio sono in carcere per mafia. Venerdì scorso la Procura gli ha notificato in carcere una nuova accusa, quella di avere partecipato all’omicidio di Mirko Schiacchitano. A fine ottobre le microspie hanno intercettato lo scambio di battute tra Profeta e tre giovani non ancora identificati, ladri di professione. “L’altro giorno mi sono entrati… hanno cercato di entrare là sotto da me al locale… però alla fine… non sono entrati”, diceva Profeta. Poi rivolgendosi a uno dei ragazzi chiedeva: “E tu rubi tu?”. “Io si”; “E rubi qua?”; “No… io… per dire la verità… quello che rubo io… mi guadagno per dire quelle cento euro con i motori… sempre fuori zona…”.

Profeta non era convinto. E passava dai suggerimenti alle minacce: “… qua non si tratta di galera… qua se rubi qua… attummuli… e riesti ca ntierra”. Non doveva essere la punizione dello Stato a spaventare i ladri, ma quella dei mafiosi, pronti ad ucidere se fosse stato necessario. E la tragica fine di Sciacchitano è la conferma che sapevano passare davvero dalle parole ai fatti: “… se io vedo… che rubate qua…io vi lassu ntierra e a casa un ci iti chiù… vedi che non è che vi chiamo… e vi dico… vi rugnu vastunati”.

E guai a credere che un grosso bottino potesse giustificare una deroga: “… pure se vedi a uno che ha centomila euro addosso… non glieli devi rubare… perché… è nella tua zona”. Profeta sapeva che la tentazione poteva essere forte. Aveva fatto pure lui la gavetta: “Tutti siamo nati ladri, ma l’importante che non ci rubiamo tra di noi… perché se tu vuoi rubare… allora… è come se io voglio rubare a te… tu che fai… si fa… mala fini… il ladro… deve fare il ladro bene… non deve fare il ladro per morire… da parte mia… in questo quartiere… qua alla Guadagna… Bonagia… tutto qua… chi è che ruba qua e attummulia… a casa non ci torna…al mille per mille”.

 


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