"Non voglio disturbare il secco"| Il cognato e Messina Denaro - Live Sicilia

“Non voglio disturbare il secco”| Il cognato e Messina Denaro

Raffaele Urso

Un canale diretto per le comunicazioni con il latitante.

PALERMO – L’incarico di riscuotere il denaro era stato affidato a Filippo Sammartano, già condannato per mafia. È deceduto nel 2016 per cause naturali. Su di di lui, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, si addensò il forte sospetto che si fosse appropriato di una parte del denaro destinato agli affiliati. Della faccenda si sarebbe occupato anche Raffaele Urso, meglio conosciuto come Cinuzzu, su incarico di Rosario Allegra, cognato di Matteo Messina Denaro. Entrambi sono stati arrestati nei giorni scorsi nel blitz di carabinieri, polizia e Dia.

Urso e Allegra furono filmati nell’estate del 2014 mentre si incontravano in una casa di campagna in contrada Ingegna a Campobello di Mazara. Arrivarono il primo in sella a uno scooter e il secondo in macchina. I carabinieri del Ros hanno intercettato solo l’ultima parte della conversazione grazie a una microspia che è stato piuttosto complicato piazzare.

Allegra chiedeva l’intervento di Urso : “… aspettiamo un po’…che dobbiamo fare?… mi segui o no? io che posso fare?… Io più di venire a parlare con te… non ho niente di parlare con quello…”. Un modo per evitare di disturbare una persona che conta: “… io a lu siccu…non lo voglio disturbare… che ha un coglione di… mio cognato… che è un coglione preciso… e ora mi devo andare a litigare con quest’altro cretino?”.

Al di là delle parole dure che Allegra rivolgeva al cognato Gaspare Como, secondo gli investigatori “u siccu” (il secco, ndr) era Matteo Messina Denaro. Sarebbe la conferma che i cognati avevano un canale diretto per le comunicazioni con il latitante.

 


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