MASCALI. Si è insediata nella tarda mattinata di oggi la commissione prefettizia che amministrerà per i prossimi 18 mesi, a meno di proroghe, il comune di Mascali sciolto per infiltrazioni mafiose lo scorso 27 marzo. I tre commissari, giunti a bordo delle proprie automobili e scortati dai carabinieri della Compagnia di Giarre, hanno fatto ingresso alle 12 e 30 nel palazzo comunale di Piazza Duomo.
Il primo a varcare l’atrio è stato il viceprefetto di Reggio Calabria, Enrico Gullotti, non nuovo a questa esperienza. Nel 2008 è stato membro della commissione straordinaria che ha gestito il comune di Siculania, in provincia di Agrigento, sciolto anch’esso per mafia. Il funzionario economico finanziario Giuseppe Chiofalo, proveniente da Messina, e il viceprefetto aggiunto di Palermo, Francesco Milio, sono gli altri due membri della commissione.
I tre commissari sono stati ricevuti dal segretario generale Maria Luisa Mosca. Un incontro durato un’ora, nel corso del quale è stata illustrata la situazione dell’ente. “Questa mattina abbiamo avuto una prima presa di contatto con la realtà comunale – ha spiegato alla redazione di LiveSiciliaCatania il viceprefetto Enrico Gullotti – necessaria per fare una valutazione delle priorità da seguire. E’ un momento importante per impostare il lavoro che chiaramente dovremo sviluppare nei prossimi mesi di attività. Si tratta di una prima fase – conclude Gullotti – più avanti avremo occasione di essere più puntuali sullo sviluppo della situazione”.
Il decreto di scioglimento è stato notificato intorno alle 16 all’ex primo cittadino Filippo Monforte, assente stamani all’arrivo della commissione. “Quando lo scorso mese mi è giunta la notizia del decreto di scioglimento –ha commentato a caldo Monforte – l’ho definito una grande ingiustizia. Adesso, dopo una prima lettura del provvedimento, dico che è una doppia ingiustizia. Non ho letto nulla di eclatante che potesse giustificare una cosa del genere. E’ citata l’operazione “Nuova Ionia”, mi viene contestato – prosegue l’ex sindaco – la trasformazione dei terreni di Mascali da agricoli ad edificabili e la concessione di alcuni contributi. Nel decreto, inoltre, viene anche evidenziato come nel ’92, l’anno del primo scioglimento, ci fossimo io e Biagio Susinni come oggi. Credo che sia stata una forzatura – conclude Monforte – Adesso presenteremo ricorso”.