PALERMO – “Serve una casa comune della destra, e in vista di una unificazione non escludo niente”. Le parole del segretario regionale de La Destra Gino Ioppolo aprono al dialogo con tutto il popolo degli ex An e non solo. Il luogo di sperimentazione può essere l’Assemblea regionale siciliana, partendo dal gruppo parlamentare della lista Musumeci. Infatti se è vero che lo stesso Musumeci, come i colleghi Carmelo Currenti e Gino Ioppolo, proviene proprio dalla Destra, così non è per Santi Formica. L’attuale capogruppo a Sala d’Ercole infatti è stato eletto nelle fila del Pdl alle ultime elezioni regionali.
Pronto ad approdare al gruppo parlamentare dell’ex candidato alla presidenza della Regione è ora il ribelle Vincenzo Vinciullo, sospeso dal Pdl dopo la polemica tutta siracusana con l’ex ministro Stefania Prestigiacomo. “Non mi è arrivata nessuna sospensione dal partito – sottolinea Vinciullo – e qualora arrivasse sarei pronto a impugnarla perché non è nemmeno passata dalla direzione provinciale come prevede il regolamento”. Vinciullo, attuale vicepresidente della commissione Bilancio, era già stato in attrito con il suo partito ad inizio legislatura, in tanti lo davano vicino all’approdo a Fratelli d’Italia con cui si sarebbe dovuto candidare alle elezioni politiche. Così non è stato, ma il braccio di ferro per la scelta del sindaco di Siracusa ha consumato un nuovo strappo. Vinciullo, almeno per il momento, continua la sua battaglia per difendere gli ex An dentro il Popolo della libertà. Il suo approdo verso altri lidi pare però prossimo. E Ioppolo non nasconde un contatto già avviato con il collega di Sala d’Ercole. “Vinciullo? Lo aspettiamo”, chiosa.
A nicchiare di più in questo processo di possibile riunificazione è Fratelli d’Italia, che da pochi giorni ha perso il suo unico rappresentante a Sala d’Ercole, ovvero Salvino Caputo. L’ex sindaco di Monreale è infatti tornato nell’alveo del Pdl. “In politica non si può avere il torcicollo – dice Carolina Varchi – perché indietro non si torna. Serve guardare avanti senza rinnegare il percorso portato avanti ma imparando da tutte le esperienze”. L’ex numero due nelle liste per la Camera di Fratelli d’Italia però non chiude la porta: “Serve ritrovare quel patrimonio di valori che rappresenta la destra italiana. La Sicilia da questo punto di vista può essere un laboratorio importante, come già in passato nella storia della politica italiana”. Va oltre l’ex deputato nazionale Giampiero Cannella: “Vengano in Fratelli d’Italia – dice –, li accoglieremo a braccia aperte, anche pronti ad andare oltre a quello che è l’attuale partito. Le ultime Amministrative dimostrano che possiamo essere un punto di riferimento nel panorama politico attuale che ha mostrato voglia di destra”.
A insistere su un ritorno al passato invece è Santi Formica, che valuta in modo diverso le elezioni amministrative tenutesi pochi giorni fa: “Il risultato elettorale delle Amministrative ha confermato indispensabilità, per un centrodestra vincente, che torni in campo Alleanza nazionale, la seconda grande casa del centrodestra italiano inopinatamente esclusa dal progetto del nuovo Pdl”. E Formica, eletto proprio nelle liste del Pdl alle ultime elezioni regionali, rilancia: “Il centrodestra per ritornare vincente al di là della parentesi delle elezioni nazionali, frutto di una performance del ‘grande Silvio’, alla prova dei fatti si è dimostrato isolato, privo di idee e soprattutto non ritenuto affidabile come offerta politica dall’elettore di centrodestra. Ecco quindi l’urgenza di rimettere in campo Alleanza nazionale”. Il primo passo per la nuova formazione che ricalchi, magari con lo stesso simbolo, la vecchia An potrebbe essere proprio la lista Musumeci all’Assemblea regionale siciliana.