È bastato il primo sole palermitano per squagliare il Pdl. Un partito che oggi somiglia tanto a uno di quei carri armati in miniatura amati (ormai tanti anni fa) dai bambini. Una riproduzione in scala, insomma, di quella che fu la “macchina da guerra” del sessantuno a zero. Ma anche di quel sistema che ha portato in braccio, fino alla poltrona di Villa Niscemi, un giovane candidato sindaco come Diego Cammarata, tenendolo lì per dieci anni.