SHANGHAI – Ennesima immolazione di un giovane tibetano nella Cina occidentale. Con questa, il numero di immolazione, sale a settantasette dall’inizio dell’anno. L’immolazione è una pratica messa in atto dagli attivisti tibetani per chiedere la libertà del loro paese. La protesta contro il governo cinese prosegue ormai da anni, ma è solo in questi ultimi mesi che i gesti estremi per richiamare l’attenzione del mondo intero hanno avuto un aumento così drammatico. Alle tre e mezza del pomeriggio di ieri , si è consumata l’immolazione di Sungdue Kyab, 17 anni. Il gesto estremo si è consumato davanti al monastero di Bora a Labrang. che i cinesi chiamano Gannan, nella provincia del Gansu. Il giovane è stato ricoverato immediatamente all’ospedale di Tsoe, ma le gravissime condizioni del ragazzo assicurano poche possibilità di sopravvivenza.
Il giovane e’ stato portato all’ospedale di Tsoe e le sue condizioni di salute sono molto gravi, con poche possibilita’ di sopravvivenza