PALERMO – Un progetto che, nel complesso, vale oltre 600 milioni di euro, necessari per costruire sette nuove linee del tram che si integreranno alle tre già in funzione e ridisegneranno la mobilità palermitana. Manca ormai poco perché il comune di Palermo emani il bando internazionale per un concorso di idee: l’ultimo intoppo è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del correttivo al Codice degli Appalti. Il pasticcio del governo sulle competenze Anac ha infatti comportato qualche ritardo ma, assicurano dagli uffici tecnici di Palazzo delle Aquile, non appena il correttivo sarà ufficiale il bando sarà pubblicato nell’arco di una settimana. “Il correttivo al Codice degli Appalti va nella direzione nella quale stavamo andando in assenza di altre indicazioni – dice il vicesindaco Emilio Arcuri – poi ci vorranno solo pochi giorni. Noi comunque siamo pronti nei tempi previsti”.
Il concorso di idee riguarderà tutte e sette le linee: piazza Pretoria selezionerà le migliori cinque proposte, poi si passerà all’affidamento della progettazione con i tracciati definitivi e al il bando per l’assistenza tecnica, giuridica ed economica al Rup. A quel punto, però, si procederà con la costruzione solo delle prime tre linee: la A, la B e la C. I 200 milioni stanziati dal Patto per Palermo, infatti, bastano solo per quelle. Per le altre quattro linee, bisognerà cercare altrove altri 400 milioni.
Intanto l’amministrazione comunale scalda i motori. Per posare i binari delle prime tre linee ci vorranno tre anni, si dovrà aspettare il 2020, ma i lavori dovrebbero essere assai più semplici che in passato: i depositi sono già funzionanti, si tratta solo di posare i binari. Inoltre le nuove linee funzioneranno a batteria, cioè si alimenteranno energeticamente non più con i pali, che quindi spariranno, ma in modo alternativo (il come lo stabilirà il concorso). Altra novità sarà l’assenza di barriere nei tratti più trafficati, come in via Roma e in via Libertà, dove i convogli procederanno più lentamente; nei tratti più lunghi, e meno trafficati, le barriere invece rimarranno.
La linea A sarà un prolungamento della 1 dalla Stazione centrale fino a via Croce Rossa, passando per via Roma, via Amari e via Libertà (in totale 11,5 chilometri andata e ritorno); la B andrà dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura, collegando quindi la Stazione centrale a Notarbartolo; la C, per un totale di 8 chilometri andata e ritorno, collegherà Calatafimi a Orleans passando da via Basile, chiudendo così il cerchio e dando una maggiore utilità alla linea che attualmente attraversa viale Regione.
Andiamo ora a quelle che, per il momento, resteranno solo sulla carta. La D (9 chilometri) arriverà a Bonagia toccando via Lodato e via Villagrazia (mediante un nuovo ponte sull’Oreto), collegando così il centro al cimitero di Sant’Orsola e agli ospedali Civico e Policlinico (dove è previsto anche un grande parcheggio multipiano); la E (20 chilometri) andrà dallo stadio a Mondello passando da via Lanza di Scalea, via dell’Olimpo e via Mattei; la F (9 chilometri) passerà via mare; la G arriverà fino a Sferracavallo.