Sanità privata, rivolta contro il 'diktat' dell'Asp di Palermo

Sanità privata e nuove tariffe, rivolta contro il ‘diktat’ dell’Asp di Palermo

Molti laboratori non accettano le prescrizioni mediche del 2025

PALERMO – La lettera inviata dall’Asp di Palermo a tutte le strutture sanitarie private accreditate non è bastata a tranquillizzare il settore. Il mondo della sanità privata siciliana chiede al governo regionale di intervenire sul nuovo tariffario deciso dal decreto Schillaci.

Il caos dei rimborsi sanitari

Il piano di rientro pattuito tra Stato e Regione nel 2007 impedisce al momento l’intervento del bilancio regionale per colmare il gap tra le vecchie e le nuove tariffe, così come avvenuto in altre regioni italiane. Sul punto, però, battono le grandi e piccole realtà della sanità regionale, che chiedono al governo Schifani un pressing su Roma affinché venga rivisto il vincolo del 2007.

Il diktat dell’Asp di Palermo

Nel frattempo la lettera dell’Asp, che puntava a tranquillizzare le strutture accreditate sta invece aumentando l’ansia per quanto accade. Le “indicazioni operative” fornite dall’azienda guidata da Daniela Faraoni hanno quasi il sapore di un ‘diktat’, dal momento che queste “dovranno garantire le prestazioni sanitarie – si legge – applicando le nuove tariffe senza soluzione di continuità”.

L’Azienda sanitaria provinciale di Palermo annuncia la prossima sottoscrizione del contratto con le strutture private “a copertura dei mesi di gennaio e febbraio 2025”, facendo riferimento però non al budget già previsto nel 2024 ma alla “produzione” dell’anno che si è appena chiuso. Le “garanzie”, quindi, riguardano soltanto il numero di prestazioni da erogare e non le somme che verranno rimborsate.

Stop alle ricette del 2025

Diverse strutture, intanto, hanno già bloccato la ricezione delle prescrizioni mediche per il 2025, accettando soltanto quelle formulate nel 2024. È il caso di Medeac, l’associazione che raccoglie circa 140 tra medici, dentisti e laboratori d’analisi in tutta la Sicilia. Questi ultimi sono tra i più colpiti dal tariffario Schillaci per un esame Psa Reflex, test che si effettua con un prelievo del sangue per scoprire possibili tumori alla prostata, si è passati da un rimborso di 7,41 a 3,60 euro ed il solo reagente ha un costo di tre euro ad esame.

Centri dialisi sul piede di guerra

Sul piede di guerra anche l’Assemblea dei Centri di dialisi dell’Ads, che risponde piccata alla mail dell’Asp di Palermo. “Non chiarisce in maniera esaustiva come procedere per i prossimi due mesi”, spiega l’associazione guidata da Giuseppe Verde (presidente) e Livio Marrocco (vice). Anche i Centri dialisi invitano il presidente della Regione “a fare di tutto per scongiurare il default dell’intero sistema delle strutture convenzionate e ad assumere provvedimenti consequenziali”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI