Occupanti: "Le condizioni che | vorrebbero imporre alla città" - Live Sicilia

Occupanti: “Le condizioni che | vorrebbero imporre alla città”

L'intervento dell'assessore Parisi.

La nota di Palazzo degli Elefanti
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CATANIA. “Dobbiamo con amarezza registrare una nuova chiusura, inspiegabile e ingiustificabile”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare Fortunato Parisi al termine del brevissimo scambio di battute svoltosi stamattina negli Uffici dell’Urp con i manifestanti della Cattedrale.
L’Amministrazione aveva proposto questo nuovo incontro cogliendo il segnale positivo della rimozione dei lenzuoli, giovedì. Una trentina di persone si è presentata ma una portavoce del gruppo ha immediatamente comunicato a Parisi, al consulente dell’Amministrazione Francesco Marano, ai funzionari dell’Ufficio Politiche sociali Vilfrido Urso e dell’Ufficio Casa Antonino Iannizzotto, le loro condizioni: casa di proprietà un posto di lavoro a tempo indeterminato, altrimenti la protesta sarebbe continuata. Subito dopo tutti hanno lasciato la sede dell’incontro per tornare in Cattedrale.

“Le posizioni degli occupanti della Cattedrale – ha detto Parisi -, come ripetiamo ormai da settimane sono molto diverse tra loro. Ci sono casi anche molto gravi di bisognosi che i nostri Uffici stanno seguendo con particolare attenzione e ribadiamo che il Comune è disponibile a trovare per loro una soluzione di emergenza. Il Sindaco ha disposto che si proceda, come previsto dalla legge, con procedura d’urgenza dando la possibilità, per esempio, di essere ospitati in Bed and Breakfast”.
“Poi – ha aggiunto l’Assessore – ci sono persone che, non certo in stato di povertà, nei giorni scorsi sono andati a manifestare a Roma e quando sono a Catania si confondono con i senza tetto della Cattedrale. Infine, nessuno degli occupanti hanno presentato domanda per il Rei o per i Tirocini formativi. Soltanto due si sono recati negli Uffici per chiedere informazioni sui tirocini, ma avrebbero desistito considerando la somma di 400 euro mensili troppo bassa”.
“Speravamo – ha concluso Parisi – che avesse prevalso il buon senso, ma evidentemente l’ala più dura dei manifestanti ha imposto la propria linea a tutti. Noi, ovviamente, consideriamo inaccettabile la volontà di obbligare le Istituzioni a trasgredire le regole. La portavoce del gruppo ha invocato anche oggi una procedura che sarebbe stata seguita nel 2005 con criteri discrezionali sui quali è stato deciso di aprire un’indagine interna”.

LA NOTA DIRAMATA DALLA QUESTURA. “Nel pomeriggio odierno, il Questore di Catania ha emesso due provvedimenti di Avviso Orale nei confronti dei coniugi D.D. e D.A. Gli atti sono stati adottati a tutela della sicurezza pubblica e della tranquillità pubblica, ritenute compromesse dalla condotta delle citate persone che, in relazione al perdurante stato di occupazione di una parte della Cattedrale, hanno più volte ostacolato le occasioni di dialogo offerte da più Autorità ed Enti, fomentando, anzi, il malumore dei manifestanti e con ciò impedendo che talune soluzioni, individuate per alcuni di essi, potessero aver seguito. Tra queste, anche la proposta avanzata dall’Ufficio Minori della Questura a una donna, affinché trovasse sistemazione, insieme ai suoi figli piccoli, presso un alloggio individuato dal Comune.

Peraltro, entrambi i sottoposti alla misura non avrebbero avuto motivo di trovarsi tra chi manifesta per ottenere un’abitazione: tutti e due, infatti, sono risultati già in possesso di un alloggio e l’uomo risulta anche regolarmente occupato e percettore di reddito. I due annoverano una lunga serie di gravi precedenti tra i quali, per entrambi, il favoreggiamento personale nei confronti di soggetti responsabili di omicidio volontario. L’uomo, altresì, vanta precedenti anche per tentato furto aggravato, stupefacenti e violazione degli obblighi derivanti dalla sottoposizione alla Sorveglianza Speciale, mentre a carico della donna sono risultati precedenti per furto e simulazione di reato”.


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