Udienze sospese le udienze per tutta la giornata al tribunale di Mistretta. Gli avvocati hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta dall’Oua (Organizzazione Unitaria Avvocati) per protestare contro la riforma della giustizia e hanno occupato la sede. Indossata la toga hanno fatto il giro di tutti i piani del tribunale e si sono riuniti in assemblea nella sala delle udienze.
Salvatore Porracciolo, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha detto: “Siamo qui per ribadire ancora una volta il nostro ‘no’ alla soppressione di questo presidio di legalità, riteniamo che questa sia la riforma dell’ingiustizia e non della giustizia perché non ci sarà nessun risparmio tagliando i tribunali minori, piuttosto ci sarà un notevole dispendio economico per garantire gli spostamenti dei dipendenti e una maggiore lentezza della giustizia nei tribunali maggiori che dovranno assorbire le pratiche di quelli più piccoli”.
All’assemblea hanno preso la parola altri avvocati del foro amastratino tutti concordi nel contrastare l’evolversi della riforma in atto. I legali credono ancora di potercela fare e difendono a denti stretti il palazzo di giustizia dove hanno discusso lunghi e articolati processi che hanno condannato fenomeni della criminalità organizzata. Il personale degli uffici giudiziari e gli avvocati hanno sottolineato la gravità della chiusura del tribunale che comporterebbe lo smantellamento di altre istituzioni presenti nel territorio, quali la procura, la compagnia dei carabinieri la casa circondariale. L’incontro è stato anche occasione per discutere della manifestazione in programma per il 18 luglio che vedrà la presenza degli amministratori dei comuni dell’hinterland nebroideo e del presidente dell’Organismo Unitario Avvocatura, Maurizio De Tilla.