Mafia, i morti ammazzati di Carini | C'è un nuovo accusato di omicidio - Live Sicilia

Mafia, i morti ammazzati di Carini | C’è un nuovo accusato di omicidio

L'auto in cui fu bruciato Francesco Giambanco

Il giudice convalida i fermi emessi nei giorni scorsi.

PALERMO – La sua scarcerazione è fissata per il 2024, ma potrebbe dilatarsi fino al “fine pena mai”. Vincenzo Pipitone viene raggiunto da una misura cautelare per omicidio. Il boss di Carini, 60 anni, nipote del neo pentito Nino Pipitone, già coinvolto nel maxi processo a Cosa nostra, avrebbe partecipato ai delitti di Francesco Giambanco, Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto.

Intanto il giudice per le indagini preliminari Fabrizio La Cascia ha convalidato i fermi emessi nei giorni scorsi. Per tutti è stata decisa la custodia cautelare in carcere. Vincenzo Pipitone, Giovan Battista Pipitone, Salvatore Cataldo e Antonino Di Maggio sono accusati degli omicidi commessi fra il 1999 e il 2000. Le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Vittorio Teresi e dei sostituti Annamaria Picozzi, Amelia Luise e Roberto Tartaglia.

Un quinto mafioso, Ferdinando Gallina, coinvolto nell’inchiesta e accusato del delitto Giambanco, è residente negli Usa: sono in corso contatti per la sua espulsione e l’estradizione in Italia.


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