PALERMO – Una squadra di detective privati per effettuare l’inventario dei beni Gesip. E alcuni operai che per tutta la mattinata hanno letteralmente preso d’assalto la sede dell’azienda in via Toselli. La vicenda della società partecipata del comune di Palermo non si fa mancare di certo i colpi di scena, come quello di oggi che ha visto nuovamente gli operai protestare e le forze dell’ordine intervenire.
Tutto è cominciato stamattina, quando un gruppo di lavoratori ha scoperto che, contrariamente a quanto annunciato, gli uffici amministrativi della società non stavano effettuando le verifiche e i calcoli necessari al pagamento per i dipendenti di alcuni istituti contrattuali, come per esempio le festività soppresse. A quel punto, la tensione è cominciata a salire e ha toccato il picco quando si è scoperto che una squadra di detective privati, su indicazione del liquidatore Giovanni La Bianca, stava effettuando l’inventario dei beni previsto dalle procedure di liquidazione.
Una circostanza che ha mandato su tutte le furie i dipendenti, che avrebbero preferito essere coinvolti nell’inventario anziché veder pagati degli esterni che percepiranno duemila euro. E a quel punto è successo di tutto, con i lavoratori che hanno letteralmente scaraventato fuori dagli uffici i detective e gli altri impiegati, richiamati in servizio da La Bianca, che in fretta e furia hanno lasciato gli uffici. Ma una delle lavoratrici, tra i manifestanti, ha minacciato di darsi fuoco.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e della Digos, a cui si sono presto aggiunti i carabinieri chiamati dai vertici dell’azienda che, in assetto anti-sommossa, hanno presidiato l’ingresso attendendo l’arrivo del liquidatore che in questo momento è riunito con i manifestanti per trovare una mediazione.
AGGIORNAMENTO
Il lavoro di inventario dei beni di via Maggiore Toselli ricomincerà domattina. L’azienda comunica che, laddove sarà necessario, i lavoratori potrebbero essere richiamati in servizio in funzione delle attività da espletare.