CATANIA – E’ stato di agitazione al MASS. Il Somaac, il sindacato degli operatori del Mercato agro alimentare di Catania, dopo aver denunciato la grave situazione patita tra gli operatori dell’ortofrutta in due missive, ha infatti stabilito di dichiarare lo stato di crisi per ottenere l’intervento delle istituzioni. “Dopo ripetute promesse rimaste prive di fattivo riscontro – affermano – e non essendo riusciti ad ottenere un forte e necessario intervento delle istituzioni al fine di poter ridefinire efficacemente le condizioni e i costi di esercizio della struttura del MAAS, siamo arrivati al punto di rottura”. Sotto accusa, gli alti costi di una struttura che, “sin dalla sua progettazione e messa in opera – scrive il sindacato – progettazione e messa in opera, ha rivelato sempre maggiori problematiche di gestione, senza contribuire minimamente allo sviluppo delle attività economiche per le quali è stata creata”.
I costi sarebbero insostenibili per molti e le attività in procinto di chiudere sarebbero parecchie. “Molti operatori – continuano – facendo i conti, hanno la chiara rappresentazione che con le stesse spese potrebbero benissimo acquistare degli spazi commerciali che, dopo 15, 20 o 25 anni, rimarrebbero in loro piena proprietà, costituendo un bene per le loro famiglie. Nel MAAS, invece, gli alti costi di gestione, privando gli operatori dei minimi margini di legittimo guadagno, alla fine appaiono insostenibili ed assolutamente ingiustificati”. Da qui la protesta che, in caso di mancate risposte, potrebbe assumere forme più eclatanti.
