Orazio Zaccà: una vita straordinaria - Live Sicilia

Orazio Zaccà: una vita straordinaria

Orazio Zaccà, con l’Arcivescovo Luigi Bommarito consegna a Papa Giovanni Paolo II l’album delle foto ricordo della sua visita a Catania nel 1994.

A dieci anni dalla scomparsa desideriamo ricordare una personalità dotata di una vivacità e di una poliedrica versatilità non comuni e che ha caratterizzato per oltre mezzo secolo il panorama della città di Catania. Orazio Zaccà nacque a Catania il 19 febbraio 1933 da una famiglia di antiche e famose tradizioni commerciali.

Il nonno paterno Vincenzo Zaccà (a cui il Comune di Catania ha intitolato una strada per commemorarne la nobile figura di imprenditore e galantuomo) fondò nel 1896 la storica azienda di famiglia, la cui gestione fu proseguita con dedizione dal figlio Francesco per essere poi ampliata con successo dal figlio Orazio.

In età giovanile frequenta l’istituto Leonardo Da Vinci, ricevendo una educazione ispirata ai valori cristiani e alla solidarietà sociale che lo accompagnerà per tutta la vita. Appassionato sportivo, Orazio Zaccà, si era già distinto anche come atleta in diversi saggi e gare di ginnastica artistica. Ma quando, casualmente, si provò in qualche cimento di braccio di ferro, vi si appassionò.

Per rapidissimi gradi acquistò una maestria e una popolarità notevoli. A Catania ne divenne un precursore. In pochi anni sostenne numerose competizioni vincendo due campionati regionali e un campionato nazionale. Di li a poco scrisse e pubblicò nell’ottobre del 1959 il volume “Come si vince al braccio di ferro”. L’amore per lo sport lo aveva ormai attanagliato anche al di là della semplice pratica di esso. Dopo il primo libro, ecco l’anno dopo il secondo, la prima “Enciclopedia sportiva” italiana.

Frattanto, ormai noto per la correttezza e il dinamismo imprenditoriale, veniva conquistando incarichi rappresentativi e taluni di prestigio. Meritano citazione: presidente provinciale e regionale e vicepresidente nazionale degli armieri; vicepresidente nazionale dell’ADAS; dirigente nazionale della Confcommercio; componente esperto della commissione camerale degli esami per l’idoneità al commercio; componente della I sezione della commissione tributaria giudicatrice per le imposte dirette e indirette; componente della I sezione della commissione comunale tributaria giudicatrice per le imposte locali; dirigente della cassa mutua esercenti di attività commerciali; presidente e poi componente del comitato camerale sugli usi e consuetudini nel ramo commercio.

A coronamento di tutte queste attività gli sono stati conferiti riconoscimenti e onorificenze fra i più ambiti: cavaliere, ufficiale e commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; commendatore della Repubblica di San Marino; medaglia d’oro di fedeltà al lavoro e progresso economico assegnatagli dalla Camera di Commercio; Mercurio d’oro, in esclusiva nazionale per la sua categoria.

Socio benemerito dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Un’ultima annotazione: ha partecipato alla attività politico-amministrativa della sua città venendo eletto per due legislature nel consiglio comunale di municipalità. Ma ciò che più di tutto lo ha contraddistinto è stata la passione per l’arte e le diverse iniziative culturali con finalità benefiche. Sovente palando di lui si sentiva dire “il commendatore Zaccà ha un cuore più grande del suo braccio.”


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