CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Non bastassero già le sconfitte a rendere un po’ più plumbeo il cielo sopra la Betaland Capo d’Orlando, ora ci pensa anche l’infermeria a complicare ulteriormente i piani della formazione paladina. Coach Gennaro Di Carlo sapeva già di dover condurre in porto la regular season senza l’apporto di Dominique Archie, il quale si è sottoposto la scorsa settimana ad un intervento chirurgico al menisco della gamba destra. Stop di circa tre settimane, e dunque arrivederci ai playoff, qualora l’Orlandina dovesse riuscire a qualificarsi (e sarebbe un traguardo straordinario). La gara persa domenica scorsa al PalaFantozzi contro la Sidigas Avellino, però, ha aggiunto un ulteriore tasso di sfortuna al già complicato periodo della formazione biancazzurra, la quale ha dovuto fare a meno di Vojislav Stojanovic a partire dal secondo quarto. Un movimento innaturale, quello della gamba destra dell’atleta serbo, il quale aveva già dato segnali poco incoraggianti sia nel poggiare il piede sul parquet, sia soprattutto nelle manifestazioni di dolore che lo hanno accompagnato prima in panchina, e poi negli spogliatoi. E la diagnosi ha confermato le paure della gente di Capo d’Orlando e della stessa Betaland: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, e ovviamente stagione finita per il classe 1997.
Oltre al dolore per la perdita di una delle pedine più importanti in se e per se, considerando l’apporto dato in campo e la possibilità di sfruttare le sue doti atletiche e tecniche per giocare con un quintetto un po’ più ‘piccolo’, per Di Carlo i nodi vengono chiaramente al pettine proprio sul piano delle rotazioni. Senza Stojanovic a tempo indeterminato, senza Archie fino al termine della regular season e con un Nicevic che sembrava poter rientrare a far parte delle rotazioni, ma che nelle gare contro Sassari e Avellino non ha giocato neanche un minuto, diventa complicato giocare in sette in una fase della stagione così calda. C’è una posizione tra le prime otto da confermare, possibilmente evitando proprio l’ottava posizione che offrirebbe subito lo scontro con l’Olimpia Milano, perciò bisogna cercare quante più forze e quante più energie possibili per giocare le ultime due gare di regular season. In particolare quella di domenica prossima, con la Betaland che andrà a fare visita a una Enel Brindisi che – classifica e calendario alla mano – rappresenta probabilmente la principale insidia per i paladini nella difesa dell’attuale settima posizione attualmente condivisa con Pistoia, ma con i toscani avvantaggiato dallo scontro diretto a favore.
Ecco dunque che occorrono nuovi elementi per allungare le rotazioni del roster della Betaland. Ma come ha già fatto capire tempo addietro, ovvero con la partenza di Perl alla volta di Treviso non sostituita in maniera immediata, il ds Peppe Sindoni potrebbe decidere – di comune accordo con lo stesso coach – di affidarsi a forze interne, tra giocatori già in forza al tecnico campano ed elementi che possono rientrare per dare una mano nel rovente finale di stagione. Ecco dunque che Janis Berzins e Mario Ihring sono pronti a dare una mano alla formazione che ne detiene la proprietà dei rispettivi cartellini. Sull’ala lettone, infortunatasi gravemente al ginocchio nella gara di andata contro Torino (era la terza giornata), sembrava che il rientro sul parquet potesse avvenire già un paio di gare fa, ma Di Carlo ha voluto andarci piano, concedendo all’ex giocatore di Riga un paio di settimane di lavoro supplementari. Per quanto riguarda il giovanissimo playmaker slovacco, il ritorno che sembrava potersi concretizzare in inverno dopo la cessione di Fitipaldo al Galatasaray diventerà realtà tra oggi e domani. Il suo Prievizda, infatti, non si è qualificato ai playoff del campionato nazionale, pertanto Mario – che aveva già debuttato in prima squadra sotto Di Carlo nella scorsa stagione – sarà il terzo playmaker a disposizione dell’Orlandina, oltre a Ivanovic e Laquintana.
