CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Sappiamo tutti la fine che fece Golia contro Davide, ed è più o meno la stessa che l’Olimpia Milano ha fatto nella bolgia del PalaFantozzi contro l’Orlandina. La squadra di coach Di Carlo (senza Stojanovic, fuori per infortunio) conferma il momento di forma straordinario e si impone 78-71, dopo aver dominato la partita per oltre metà gara e aver visto il risultato scivolarle di mano nel terzo quarto, con Milano capace di portarsi pure sulla doppia cifra di vantaggio nell’ultimo parziale. Il cuore di Jasaitis e la classe del due statunitense formato da Boatright e Bowers ha permesso un’incredibile rimonta, in una frazione di gioco che ha visto le scarpette rosse ferme a soli nove punti. La guardia ex U-Conn chiude con l’ormai consueto ventello (20 punti, 6/13 al tiro) e si conferma il miglior marcatore di una squadra che, dal suo arrivo, ha completamente cambiato volto. E la classifica, ad oggi, lo dimostra: l’ottavo posto, in attesa dell’esito di Virtus Bologna-Trento, dista solo due punti, con lo scontro diretto tra due domeniche. La zona retrocessione resta a quattro lunghezze dopo il successo di Torino su Avellino, ma adesso la corsa alla salvezza sembra essere diventata solo una formalità.
Inizio senza paura per l’Orlandina, nonostante uno 0-3 firmato in avvio da Macvan. Oriakhi da sotto sigla il -1, poi arrivano le triple di Ilievski e Jasaitis per il sorpasso. Bowers in tap-in porta il massimo vantaggio dei biancazzurri a quota cinque punti, rimontato solo parzialmente dall’Olimpia col primo canestro di Gentile e col contropiede di Kalnietis per il 10-9. Nicevic dà il solito apporto dalla media, aiutando Capo d’Orlando a mantenere il vantaggio, poi Laquintana riporta il vantaggio sul +5, divario con cui si chiude il primo parziale. Ancora Laquintana apre la seconda frazione andando a segno, stavolta dall’arco, per il 23-15. Il massimo vantaggio dell’Orlandina tocca il +9 con una tripla di Basile e resta tale dopo la bomba di Sanders, perché dall’arco si sblocca anche Boatright. Da qui in poi, però, la squadra di Di Carlo va a segno una sola volta dal campo, subendo il rientro di Milano. L’Olimpia è praticamente infallibile in lunetta e a venti secondi dalla sirena è sotto di un solo punto, quando il Boatright spento dei primi diciannove minuti e quaranta secondi va in soffitta. Tripla senza ritmo da quasi metà campo, McLean appoggia allo scadere e Capo d’Orlando chiude avanti 40-38 all’intervallo.
Al rientro in campo è subito sorpasso. Kalnietis mette la tripla del 40-41, immediatamente replicata da Boatright per il nuovo vantaggio orlandino. Jasaitis allunga le distanze a due possessi, ma è ancora una tripla di Kalnietis a tenere l’Olimpia a contatto. Tre liberi di Boatright e un tap-in di Bowers riportano la squadra di Di Carlo sul +6, salvo poi arrendersi sotto i colpi di Simons e Sanders: parziale 6-0 e risultato sul 50-50. Oriakhi spezza l’inerzia degli ospiti, che però tornano avanti con Macvan e Mclean. Batista tiene vivo il parziale fino al 7-0, Sander punisce dall’angolo e l’ultimo quarto si apre sul 56-62. Le triple di Jenkins e Sanders portano l’Olimpia sulla doppia cifra di vantaggio, dall’altro lato invece sono Jasaitis e Bowers a colpire dall’arco per il 64-68. Da qui in poi, Milano esce di scena. Bowers e Boatright pareggiano i conti, Jasaitis mette la freccia per il sorpasso e ancora il lituano affonda la tripla del 73-68. Il punto esclamativo arriva con la schiacciata di Boatright a completare un parziale 17-0. I liberi di Simon non servono a riaprire il match, con Boatright che chiude definitivamente i conti in contropiede.
BETALAND CAPO D’ORLANDO-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 78-71 (20-15, 40-38, 56-62)
ORLANDINA – Ilievski 5, Boatright 20, Jasaitis 13, Bowers 13, Oriakhi 8, Galipò ne, Basile 3, Laquintana 6, Perl, Munastra ne, Nankivil 4. Allenatore: Di Carlo.
MILANO – Kalnietis 14, Macvan 8, Jenkins 6, Simon 8, Batista 6, Gentile 4, Mclean 8, Cerella, Pena ne, Magro ne, Vecerina ne, Sanders 17. Allenatore: Repesa.