Orlando attacca Conte: | "Si dà la spallata da solo" - Live Sicilia

Orlando attacca Conte: | “Si dà la spallata da solo”

Il sindaco: "Tutti i Comuni rischiano il dissesto, risposte ai limiti dell'offesa".

Coronavirus
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PALERMO – Leoluca Orlando va giù duro contro il presidente del Consiglio: “Così continuando il Presidente Conte darà da solo una “autospallata” al proprio Governo. Da lui continuano ad arrivare risposte più che deludenti, che non rispondono alle necessità dei territori espresse dai sindaci. Il Governo nazionale ed il Presidente del Consiglio non possono continuare ad essere condizionati da strutture legate a logiche contabili incompatibili con l’emergenza e con la ripresa economica”.

Ieri i sindaci delle Città metropolitane si erano rivolti al governo rappresentando le gravissime difficoltà degli enti locali in conseguenza alla pandemia. Con loro si è confrontato nel pomeriggio il premier. Ma quanto emerge dalla riunione allarma Orlando: “Il mio partito è Palermo – dice il sindaco – e come ogni sindaco pretendo rispetto per la mia città. I sindaci pretendono rispetto istituzionale che vuol dire dare la possibilità di assolvere ai propri compiti e fornire servizi ai cittadini. Fino ad ora i sindaci, tutti i sindaci hanno tenuto un comportamento responsabile di fronte ai lutti di migliaia italiani e alle sofferenze di milioni di nostri concittadini. Ma questo comportamento responsabile non può essere scambiato per rinuncia ai propri compiti e ruoli. Come già detto più volte, il Governo nazionale deve immediatamente restituire ai sindaci la possibilità di agire nei propri territori e per le proprie comunità, fissando regole chiare e tempestive per livelli essenziali di sicurezza”.

Il rischio è che i conti dei Comuni non reggano. E Palermo corre questo rischio: “Prima del 31 luglio, prima che praticamente tutti i Comuni italiani dichiarino il dissesto, il Governo nazionale deve destinare risorse aggiuntive a quelle già stanziate che sono irrisorie ai limiti dell’offesa – continua Orlando -. Accanto a queste, vanno urgentemente riviste le regole finanziarie e contabili che bloccano le risorse già disponibili, mostrando la subalternità del Governo a logiche contabili e senza anima: una per tutte la vicenda Alitalia, il cui disastro si vuole far gravare sul complesso del sistema turistico nazionale, condannando alla crisi perenne un settore trainante della nostra economia. Infine torno a chiedere con forza l’urgente rifinanziamento degli interventi per l’emergenza sociale e per dare sostegno ai settori più colpiti dalla crisi come quelli del comparto turistico, della ristorazione e dello spettacolo.”

 

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