PALERMO – La Gesip si prepara a tornare in piazza, mentre il Comune volerà a Roma martedì per discutere del futuro dei lavoratori. La partecipata di Palazzo delle Aquile, da mesi scomparsa dalle prime pagine dei quotidiani, torna a far parlare di sé per la manifestazione indetta per martedì prossimo con un corteo che da piazza Croci alle 12:30 andrà a piazza Pretoria. E il tutto mentre, proprio quel giorno, il sindaco sarà al ministero del Lavoro insieme al liquidatore della Gesip Carlo Catalano. Il tema, infatti, è cosa accadrà con il 2014, ovvero quando scadrà la cassa integrazione sin qui concessa: Palazzo delle Aquile si era impegnato con la Regione a non chiederne altra, ma è anche vero che il piano originario di Orlando era di quattro anni.
La strada, però, sembrerebbe obbligata: terminata la cassa integrazione e visto che la Gesip non può fallire, il Comune dovrebbe nuovamente ricorrere agli ammortizzatori sociali. Ma la soluzione, questa volta, potrebbe essere assai “varia”: sembra scontato che non tutti e 1700 potranno essere coperti con gli ammortizzatori sociali e quindi il Comune potrebbe ricorrere alla mobilità orizzontale. Ma al momento non ci sono certezze, viste le troppe variabili: bisognerà capire la disponibilità del ministero a concedere nuovi ammortizzatori sociali, mettendo poi la Regione davanti a un eventuale accordo a cose già fatte; e rimane ancora il dubbio del fallimento di Gesip servizi, la società satellite di Gesip spa su cui il tribunale non si è ancora espresso. Per questo il sindaco Orlando ha fretta di capire le intenzioni del governo, cominciando sin d’ora a studiare possibili soluzioni per evitare di ritrovarsi a dicembre con l’acqua alla gola.