VITTORIA (RG) – L’orrore si è consumato nel cuore della notte di Capodanno. Uno sguardo e qualche apprezzamento di troppo rivolto a una ragazza hanno scatenato la furia omicida di un gruppo di romeni. Un maggiorenne e due minorenni sono sospettati dell’omicidio di un nord africano. Al momento si trovano nella caserma dei carabinieri di Vittoria.
Il delitto è avvenuto davanti alla discoteca “La Dolce vita”. La vittima è stata massacrata con una mazza di ferro o un piede di porco. Non aveva addosso i documenti. Dovrebbe trattarsi di un tunisino di 30 anni, riconosciuto da alcuni connazionali. Sono state prelevate le impronte digitali nella speranza che sia censito in Italia. Non si esclude, però, che possa essere uno dei tanti braccianti irregolari che si spaccano la schiena nelle campagne e nelle serre ragusane, tra Vittoria e Acate.
In discoteca si erano dati appuntamento alcuni giovani per il veglione di fine anno. Intorno alle 4.30 l’omicidio ricostruito dai carabinieri grazie ad alcuni testimoni.
Gli amici della ragazza alla quale erano stati rivolti gli apprezzamenti si sono mossi in branco. Si sarebbero appostati fuori dal locale in attesa che il nordafricano uscisse. Ed è scattata la spedizione punitiva. Probabilmente lo hanno colpito anche con un coltello a serramanico.
All’arrivo dei carabinieri e deii sanitari, avvertiti dai partecipanti alla festa, l’uomo era già morto. In zona non ci sono telecamere che hanno filmato la scena. I militari della compagnia di Vittoria e del Nucleo investigativo di Ragusa, coordinati dal procuratore di Ragusa Fabio D’Anna e dal sostituto Silvia Giarrizzo, hanno ascoltato alcuni testimoni. Qualcuno ha fornito le indicazioni per risalire ai tre sospettati e fare ritrovare le spranghe usate per ucciderlo e infierire sul suo corpo.
“Un fatto di sangue di eccezionale gravità. Servono provvedimenti straordinari e, se necessario, anche il Daspo urbano”, dice il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello. Che invoca misure straordinarie per arginare “il tasso di violenza che continua a salire con una escalation di episodi impressionanti”.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Vittoria e del Nucleo investigativo di Ragusa, guidati dal capitano Raffaele Salustro, e dal colonnello Giovanni Palatini, proseguono in attesa che scatti il germo dei tre sospettati