Pochi minuti prima delle 21 di ieri, la pagina Facebook delle ‘6000 sardine’ è stata oscurata. A confermarlo è stato anche Mattia Santori, portavoce dei quattro ragazzi bolognesi fondatori del movimento. Su una pagina di riserva creata dopo il blocco della principale (e in seguito bloccata anch’essa) si legge che l’oscuramento sarebbe avvenuto automaticamente, perché la pagina è stata “comunque bersaglio di un gran numero di segnalazioni” nonostante la “mancanza di post offensivi, violenti o lesivi dei diritti della persona”. Ieri sera inoltre le sardine avevano aggiunto: “Si vede che un mare silenzioso fa molto più rumore di quanto si possa pensare”.
La pagina è tornata visibile dopo l’una di notte, ma nel frattempo il movimento anti-Matteo Salvini ha ricevuto tanti messaggi di solidarietà: spiccano quelli dei ‘Sentinelli’ di Milano e Roma, altro gruppo presente su Facebook, che hanno anche puntato il dito contro chi ritengono responsabile: “Vi mostriamo cosa stanno facendo nei gruppi salviniani per oscurare le pagine delle Sardine”, scrivevano ieri sera sui social, pubblicando alcuni screenshot di presunte segnalazioni in blocco organizzate da militanti leghisti.