Ospedale di Paternò, Torrisi: |"Strategia contro il nosocomio" - Live Sicilia

Ospedale di Paternò, Torrisi: |”Strategia contro il nosocomio”

Secondo Torrisi "si dovrà fare fronte comune contro il Provvedimento ricorrendo al Tar; e si dovrà fare in modo che la Procura della Repubblica indaghi sulla liceità dell'operato dell'Asp 3".

Chiusura punto nascite
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PATERNò – Sul provvedimento di chiusura del punto nascite interviene il senatore Salvo Torrisi. Di seguito la nota. “Col Provvedimento attraverso il quale, dall’1 gennaio 2015, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania chiuderà in via definitiva il Punto Nascite dell’Ospedale civico “SS. Salvatore”di Paternò, si mette definitivamente a nudo la strategia dell’Asp 3 contro il nostro Ospedale. Come più volte da me denunciato, si tratta di una strategia pianificata per depotenziare il “SS. Salvatore” nei diversi servizi forniti ai cittadini.

Abbiamo più volte ribadito con carte alla mano, che il dato statistico del Reparto del Punto Nascite nasconde una realtà ben diversa da quella presentata e presa a pretesto per tentare di giustificarne la chiusura. In realtà, infatti, con una utenza di circa 900 parti nel distretto Paternò-Ragalna-Belpasso e solo il 40% dei parti a Paternò, è fin troppo chiaro che si è creato un indebolimento del servizio, dell’organizzazione, dell’efficienza e delle prestazioni ai danni dell’utenza, e la cui responsabilità è da addebitare principalmente all’Azienda sanitaria provinciale. In simili circostanze, infatti, la stessa Azienda avrebbe dovuto interrogarsi ed agire – come di sua competenza – per arrestare tale “emorragia” di utenti, ovvero il dirottamento dei parti da una struttura pubblica qual è l’Ospedale di Paternò verso strutture private del capoluogo etneo.

Ripeto ancora che il Provvedimento è profondamente sbagliato poiché riguarda non solo i 50 mila abitanti di Paternò, ma un bacino di utenza di ben 150 mila unità. Siamo stati consapevoli fin dall’inizio di essere di fronte a una importante battaglia ideale contro scelte che rischiavano, e rischiano, di mettere in gioco la salute di intere collettività. Pertanto, preso atto della decisione definitiva dell’Asp3, adesso si dovrà fare fronte comune contro il suddetto Provvedimento ricorrendo al Tar; altresì, si dovrà fare in modo che la Procura della Repubblica indaghi anche sulla liceità dell’operato dell’Asp 3 sullo stesso Provvedimento.


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