CATANIA – “Non Una di Meno”: verso lo sciopero generale delle donne. Le realtà femministe catanesi proseguono il loro cammino in vista dello sciopero delle donne previsto l’otto marzo. Un percorso di lotta intrapreso, a partire dalle giornate del 26 e del 27 novembre, con le manifestazioni romane di “Non una di meno” contro la violenza di genere. Un problema “strutturale, agito all’interno di ogni ambito della vita: pubblico e privato, produttivo e riproduttivo” che le donne intendono affrontare attraverso “la costruzione di un piano nazionale antiviolenza femminista”. A conclusione delle due giornate le varie realtà associative, coordinate e promosse da varie realtà tra le quali la rete dei centri antiviolenza D.i.Re, hanno deciso di darsi un nuovo appuntamento di lotta in occasione dell’8 marzo, accogliendo “l’appello di uno sciopero globale delle donne lanciato dalle compagne argentine, al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”.
Centro nevralgico della protesta sarà la città di Bologna, dove il 4 e il 5 febbraio si terrà l’assemblea nazionale, finalizzata a definire le modalità di attuazione della giornata di sciopero. In vista di questo appuntamento le realtà catanesi si riuniranno in assemblea, giovedì pomeriggio alle 16:30 nei locali dell’aula “Stefania Noce” del Monastero dei Benedettini per confrontarsi sulle modalità di protesta in occasione dello sciopero generale. L’iniziativa, che ha già registrato numerose adesioni, è stata promossa a livello locale dall’Associazione Thamaia Onlus in collaborazione con Genus – Centro Studi di Genere Università di Catania – , e con l’associazione Lila, RiVoltaPagina, Chiesa Valdese e Battista, Le Rebaldesse e Serena Maiorana.