Otto milioni in poco più di 2 anni | I progetti presentati dal Coreras - Live Sicilia

Otto milioni in poco più di 2 anni | I progetti presentati dal Coreras

L’organismo fa ricerca e sperimentazione. Il presidente Badami: "Un team qualificatissimo".

Otto milioni in poco più di 2 anni: questo è il volume complessivo dei progetti presentati a valere su varie misure fondi SIE e Fondazioni private dal Coreras, l’organismo dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea che si occupa della ricerca applicata e della sperimentazione sull’agricoltura e l’ambiente in Sicilia. Di questo ammontare complessivo, la quota pro Coreras è di oltre 3 milioni di euro. La somma delle quote Coreras dei progetti ammessi finora a finanziamento supera il milione e trecentomila euro. Per altri si attende il completamento della fase istruttoria. Tutti Fondi UE che, dunque, non gravano sul bilancio regionale.

L’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Edy Bandiera, in occasione dell’assemblea generale dei soci del Consorzio ha avuto modo di apprezzare “la capacità dimostrata dal Coreras nel riuscire a captare risorse Comunitarie, Nazionali e Regionali con Progetti di grande qualità con contenuti innovativi per la ricerca e lo sviluppo dell’agricoltura regionale siciliana e non solo”.

I progetti, presentati a valere di fondi Fesr, Feasr, di Cooperazione transfrontaliera e a valere di fondi privati e fondazioni come Fondazione con il Sud, riguardano temi diversificati che vanno dal sostegno al trasferimento di competenze per le aziende agricole, alla salvaguardia della biodiversità, al sostegno e creazione dell’occupazione in aree rurali a minaccia di abbandono, fino allo startup di allevamenti avicoli biologici sociali, alla creazione di portainnesti innovativi per il risparmio delle risorse idriche in contrasto all’inaridimento e persino all’uso delle fibre vegetali nel fashion design.

Particolare menzione merita il progetto Celavie, la cellula della vita autonoma e trasportabile in grado di produrre germogli e avannotti anche in situazioni proibitive, impervie e in assenza di risorse energetiche o idriche. Questo progetto, presentato nell’ambito del programma Italia-Tunisia, è stato prescelto da una commissione bilaterale, insieme ad altri 18, tra i 150 presentati. Esso, per i suoi contenuti e per la qualità del partenariato, assume una particolare importanza per il Coreras e per l’ Assessorato dell’Agricoltura.

“Un impegno formidabile espresso da un team di progettazione qualificatissimo – commenta il Presidente del Coreras, il professore Gianfranco Badami – un gruppo che preferisco considerare come un vero e proprio think tank a ciclo completo capace di svolgere analisi di contesto, individuare aree critiche e formulare progetti risolutivi con i migliori partner europei”.

Il gruppo di progettazione include risorse interne, consulenti, ricercatori delle università siciliane e del Cnr, e partners pubblici e privati siciliani, tunisini, spagnoli, libanesi, maltesi e macedoni. Tra questi, i Dipartimenti dell’Agricoltura e quello delle Attività produttive e della pesca della Regione Siciliana, le aziende Dolce e Gabbana, Asciari, Tikves (il più grande produttore di vino del sud-est europeo) e Green Future, le Università di Valencia, Sfax, Tunisi, Palermo, Catania e Messina, il CNR, il ministero tunisino degli Affari della Donna, della Famiglia e dell’Infanzia, i GAL Elimos e Madonie, vari comuni siciliani e libanesi, le Camere di Commercio di Palermo e del Libano meridionale, l’Area Marina Protetta delle Egadi, l’Unione Tunisina dell’Agricoltura e della Pesca e varie organizzazioni private senza fini di lucro come il Cesie ed una Organizzazione tunisina per la Continuità delle Generazioni e il Lebanon development network.


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