In manette padre e figlio accusati di estorsione ad un imprenditore e già condannati in primo grado per gli stessi episodi. I carabinieri di Canicattì hanno arrestato, su provvedimento dei giudici del Tribunale di Agrigento, i commercianti del settore bestiame Luigi e Salvatore Canicattì, rispettivamente di 69 e 40 anni. Nei loro confronti è stato ipotizzato il reato di estorsione e
calunnia in concorso ai danni di un imprenditore del luogo. Per questi fatti i due erano stati denunciati dalla vittima e condannati in primo grado a 4 anni di reclusione. La sentenza è stata impugnata.
Le indagini avrebbero portato all’accertamento di un reciproco scambio di assegni “di comodo” che però sarebbero lievitati nell’importo ai danni della vittima che ha presentato denuncia e si è costituita parte civile nel processo. Dal canto loro Luigi e Salvatore Canicatti’ si sono sempre dichiarati estranei alle accuse e vittime a loro volta della calunnia da parte del querelante con cui si sarebbero solo scambiati titoli di favore e di parte dei quali non sarebbero riusciti a ritornare in possesso.
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