Mercoledì 23 ottobre alle ore 17,00 si presenta il volume Paesaggi culturali. Scritti in onore di Giovanni Puglisi pubblicato da Sellerio Editore e curato da Salvatore Silvano Nigro e Paolo Proietti. Dopo l’introduzione del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, converseranno con Giovanni Puglisi Antonio Calabrò, Davide Camarrone, Francesco Giambrone, Paolo Inglese, Emilio Isgrò, Fabrizio Micari, Paolo Proietti, Antonella Purpura e Giorgio Sotira.
Il volume, nato come omaggio a Giovanni Puglisi, raccoglie testimonianze e saggi a lui dedicati da studiosi con i quali nel corso degli anni egli ha intrattenuto rapporti di collaborazione, di stima e amicizia. Gli scritti riguardano aspetti molteplici del vasto territorio degli studi storici, delle scienze sociali e della comunicazione, della letteratura e delle arti. Fra gli autori, tra gli altri, Massimo Bray, Antonino Buttitta, Salvatore Carrubba, Andrea Ceccherini, Louis Godart, Emilio Isgrò, Daniel-Henry Pageaux, Marco Santagata, Josiane Tourres, Vincenzo Trione.
Studioso di formazione storico-filosofica e letteraria, intellettuale, politico, Giovanni Puglisi si è occupato di poetica e retorica classica, di letteratura comparata, di estetica e semiotica contemporanea, in particolare di strutturalismo e di critica letteraria e filmica. Se oggi ha concluso l’insegnamento universitario – ed è questa l’occasione per cui è nata questa raccolta in suo onore -, non è certo venuto meno il suo impegno nel mondo accademico, all’Unesco, in ambiti istituzionali e in quello delle fondazioni di origine bancaria.
Pur lontano dalla Sicilia, si è sempre adoperato per sostenere lo sviluppo e la promozione culturale dell’Isola e in particolare per Palermo; durante la sua presidenza della Fondazione Sicilia si è impegnato nel restauro di Palazzo Branciforte, restituendo alla città non solo un edificio storico nel cuore del centro storico, ma uno spazio museale importante e innovativo.
Classicità e comparativismo, letterature e mito, arte e ornamento, scienza, filosofia, estetica, pensiero simbolico, mediazione linguistica, sono tanti i paesaggi culturali che vengono esplorati in questa raccolta di scritti che, al di là dell’occasione per cui sono nati, costituiscono una riflessione sui saperi e sulla loro fruizione nella società contemporanea.
Se il Banco fosse stato da Roma in su, avrebbe fatto questa fine?
Per l’Italia siamo una provincia d’Oltre mare.
…ma come mai nessuno ha mai difeso il Banco di Sicilia?…I siciliani i primi carnefici!
chi è puglisi per avere innumerevoli incarichi?che competenze ha?
Tutto ebbe inizio con l’Unità d’Italia, che alleggerì delle sue ricchezze il Banco di Sicilia così come il Banco di Napoli. A distanza di 150 anni nulla è cambiato, il Banco di Sicilia e Napoli lasciate fallire, mentre le Banche da Roma in su vengono salvate a suon di miliardi di euro. La storia del Banco di Sicilia racchiude l’essenza di questa unità.
La colpa è del mangia mangia solito di noi siciliani