Palazzotto: "Noi col Pd? | Coinvolgiamo i cittadini" - Live Sicilia

Palazzotto: “Noi col Pd? | Coinvolgiamo i cittadini”

Erasmo Palazzotto

L'esponente siciliano del partito di Nichi Vendola interviene nel dibattito lanciato dal capogruppo alla Camera Migliore: "No a 'fusioni' con chi ha preso voti da Leanza e ha candidato un ex assessore di Lombardo: tradiremmo i nostri elettori".

il parlamentare di sel
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PALERMO – “Il futuro della sinistra è la sinistra”. L’ipotesi di un grande “partito unico” con il Partito democratico, lanciata dal capogruppo alla Camera di Sel, Gennaro Migliore, al gruppo dirigente dei vendoliani di Sicilia non piace affatto. Se dopo la grande vittoria del Pd di Matteo Renzi alle europee a qualcuno fosse venuto in mente di “saltare sul carro del vincitore”, per Erasmo Palazzotto, parlamentare di Sel alla Camera dei deputati, sarebbe “un grosso errore”.

Nel dibattito che in queste ore si è aperto sul futuro della sinistra in Italia, la Sicilia è ferma: “Unirsi col Partito democratico – dice Palazzotto – significherebbe benedire le operazioni di trasformismo politico e gattopardismo che hanno permesso al Pd di assorbire pezzi del vecchio blocco di centrodestra, come le due neo eurodeputate Michela Giuffrida, candidata da Lino Leanza, e Caterina Chinnici, ex assessore del governo Lombardo”.

Almeno in Sicilia, insomma, la distanza con i democratici resta marcata. “Il 4 per cento che i nostri elettori ci hanno consegnato – spiega Palazzotto – è certo insufficiente per affrontare le prossime sfide elettorali, ma è indispensabile per aprire un nuovo processo che ci renda capaci di affrontare una prossima sfida politica”. Ad esempio le elezioni regionali, che Sel in Sicilia si augura arrivino presto.

Unirsi al Pd, insomma, significherebbe “tradire” gli elettori, e così Palazzotto rilancia: “Tutti quelli che in Sicilia hanno dato vita alla lista Tsipras diano vita ad un processo di allargamento che coinvolga cittadini e liste civiche. Parlo della sinistra. Ma non dobbiamo costruire il partito lista Tsipras, ma creare un gran nuovo movimento che parta dall’idea di essere alternativi ad un sistema di potere e ad una modalità di governo che purtroppo nell’Isola ha coinvolto il Pd e, soprattutto, il presidente Crocetta. E se a qualcuno il 4 per cento sembra poco io rispondo che abbiamo quando il Nuovo centrodestra di Alfano. Loro, adesso, hanno quattro ministri”.

 


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