PALERMO – Una stagione piena di emozioni, ricca di eventi, di appuntamenti, di ospiti che hanno reso piazzetta Bagnasco un luogo dove darsi appuntamento per almeno tre giorni ogni settimana, con affezionati che non ne hanno mancato nemmeno uno. Un programma, realizzato in collaborazione con la libreria ModusVivendi e I Love Sicilia e con Cappadonia Gelati e Liberto Motisi Fiori come sponsor.
Una stagione inaugurata il 12 giugno, con la presentazione dell’ultimo libro di Marcello Sorgi, e conclusasi il 31 ottobre parlando di educazione e cyberbulismo con Maria Concetta Mannino e Lino D’Andrea, quest’ultimo già “Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” del Comune di Palermo, ex Presidente Nazionale Arciragazzi e non solo.
Uno spazio, piazzetta Bagnasco, eletto da chi ne è stato protagonista, volta dopo volta, quale speciale salotto di divulgazione culturale, nel quale animare dibattiti, creare sinergie, lanciare iniziative e sollecitazioni volte a rendere migliore la città e luoghi come questa piazzetta, nella quale in tanti aspettano di tornare in occasione della nuova stagione.
In tutto 56 gli eventi, tra presentazioni letterarie, confronti tra generazioni, incontri con il mondo del mondo della cultura, dell’imprenditoria, del Terzo settore, ma anche della pubblica amministrazione che esce dai palazzi e incontra i cittadini, come quello avuto con il Consiglio dell’Ottava Circoscrizione che ha scelto proprio piazzetta Bagnasco per interagire con i propri elettori e non solo. Con “The Avenger”, invece, il pomeriggio moderato da Stefania Petyx ha puntato l’attenzione sulla lotta impari combattuta ogni giorno da chi è deputato a fare rispettare regole costantemente infrante come Giuseppe Todaro, presidente della RAP, e Angelo Colucciello, comandante della Polizia Municipale di Palermo.
Tante le domande rivolte anche a Salvatore Orlando, assessore comunale con delega ai servizi cimiteriali, l’illuminazione pubblica e gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio comunale, venuto a parlare di come la città sia cambiata grazie all’attenzione dedicata ai bisogni reali.
Una città, Palermo, che ha sicuramente tanto da discutere, ma anche tanto di cui essere orgogliosa. E proprio in piazzetta, quest’anno, è tornato Fabrizio Serafini, appena laureato ad Harvard, che il 1 agosto del 2019 venne ad annunciare che sarebbe partito di lì a poco alla volta di Harvard, scelto tra 45mila aspiranti, sia per il suo felice corso di studi al liceo scientifico Cannizzaro, sia perché aveva presentato un elaborato molto apprezzato sulla Sicilia. Inevitabile dire che il suo percorso di studi è stato preso ad esempio da tanti giovani che lo hanno sommerso di domande. Altra eccellenza palermitana ospite della piazzetta è stato Carlo Didonna, diplomatosi al liceo scientifico “Galilei Galilei”, il cui corso di studi è proseguito a Princeton. Oggi lavora a Wall Street e ci ha parlato di “Andare su Marte, l’impresa più grande del nostro tempo”.
Tra i tanti eventi ad accendere la platea, non possiamo non citare quello sull’autonomia differenziata. A discutere e rispondere alle tante sollecitazioni su un tema che suscita ampi dibattiti sono stati Michele Boldrin, professore di Economia alla Washington University of St. Louis, Carlo Amenta e Michele Battisti, professori di Economia all’Università degli Studi di Palermo.
Quando si parla di scienza si pensa sempre che sia una disciplina per pochi eletti. In piazzetta Bagnasco quest’anno si è voluto dimostrare tutto il contrario proponendo 4 eventi, tutti seguitissimi, che hanno steso il tappeto rosso all’arrivo di Federico Faggin il 29 ottobre al Teatro Massimo di Palermo. Incontri pensati per ascoltare il punto di vista di un matematico e fisico (Luigi Menna), di un professore di ingegneria robotica (Antonio Chella), di un professore di filosofia (Vincenzo Lima) e di una neurochirurga (Marika Tutino).
Un dibattito animato su quale ruolo ha già, ma anche su quanto sarà determinante nella nostra vita, anche personale, l’Intelligenza Artificiale, è stato quello con Tony Siino, artificial intelligence manager, e Monica Guizzardi, project manager specializzata nel coordinamento di iniziative innovative. Uno di quei momenti che fanno da apripista, facendo rendere conto dell’importanza di tornare a parlarne.
Così come tornerà sicuramente, tanto l’entusiasmo che ha pervaso i partecipanti, il “New Book Club On the Road”, laboratorio di scrittura all’aperto ispirato, come è solito di questa iniziativa, dall’ambiente circostante e dai temi lanciati nel qui e ora dell’incontro stesso. Alessio Castiglione il suo fondatore e attuale animatore, ospite anche dell’incontro dal titolo “Generazioni a Confronto”, format che vede rappresentanti di Baby Boomer, Generazioni X, Y e Z, incontrarsi per raccontare e raccontarsi a partire da specifici temi. A parlare di “Come si comunicava e come si comunica oggi”, sono stati: per i Baby Boomer, Donato Didonna; per Generazione X, Tony Siino e Alessandro Lombardi, il primo chiamato a intervenire in diversi contesti di tutta Italia quale esperto di Intelligenza Artificiale, mentre il secondo responsabile editoriale di Diecimedia e tra i Social media strategist in auge non solo a livello locale e regionale; Generazione Y è stata rappresentata da Tullio Filippone e Alessio Castiglione; in rappresentanza della Generazione Z, invece, le giovanissime Marta Seidita e Roberta Pugliese.
Quest’anno la cultura, nella piazzetta più ventilata e fresca della città, è stata sicuramente una grande protagonista. A dimostrarlo, “Ah la nostalgia di un buon futuro! Atto unico per Michele Perriera”, evento a cura di Gianfranco Perriera, Giuditta Perriera e Giuseppe Marsala, che ha fatto scoppiare la piazzetta, tanta la partecipazione anche abbastanza commossa. Un grande appuntamento con la memoria, quella che appartiene a tutti e che ricorda quanto hanno contribuito persone speciali per la nostra cultura e che sono, quindi, impossibili da dimenticare. Come Michele Perriera, che scompariva l’11 settembre del 2010 lasciando un vuoto incolmabile non solo in quanti gli erano vicini per legami di sangue, ma anche in chi ha attinto alla sua immensa umanità e conoscenza.
E, se dobbiamo parlare di coinvolgimento del pubblico, non possiamo non riservare un posto d’onore a Salvo Piparo, presente più volte in piazzetta in occasione della presentazione del suo libro “400A, il Festino di Santa Rosalia”, chiamando a raccolta neanche a dirlo centinaia di persone, come anche per accompagnare Lietta Valvo Grimaldi con la presentazione del suo libro “Palermo Marina”. Due occasioni, durante le quali Piparo non si è risparmiato, regalando ai fortunati presenti dei momenti di grande teatro, accompagnati dalla grande passione che anima il suo modo di essere artista, da considerare sicuramente preziosi se consideriamo il luogo e il contesto nel quale si sono tenuti.
Grande protagonista, la cultura, dicevamo, declinata attraverso le pagine dei libri. Con “I Love Sicilia”, diretto da Donata Agnello, piazzetta Bagnasco ha avuto l’onore di ospitare autori come: Gaetano Savatteri, che ha scelto proprio questo luogo per la prima presentazione del suo libro “La Magna Via”; Giuseppina Torregrossa, Antonella Di Bartolo, Daniela Crimi, Alessia Castellina, Maria Elisa Alosi e Ugo Piazza. A dialogare con loro Camillo Scaduto.
Livelli alti anche con le proposte giunte da ModusVivendi, libreria che, attraverso Fabrizio Piazza, ha curato la maggior parte delle presentazioni, accompagnando nomi come quelli di: Francesca Maccani, Claudia Profera, Francesca Sensini, Carola D’Andrea; Francesco Carofiglio, che ha presentato il suo libro “La stagione bella” con il contributo dell’allora direttrice del Teatro Biondo di Palermo, Pamela Villoresi; Lucia Esposito, Stefania Barzini, Claudia Lanteri, Luca Gulisan; Ludovico Tersigni, noto al pubblico più giovane come conduttore, nella stagione 2011, del talent musicale ”X Factor”; Ugo Barbara con “Malastrada”, secondo appuntamento della trilogia della famiglia Montalto; Maurizio Carta che, con il suo “Romanzo Urbanistico”, ha raccontato il fascino e le suggestioni di 42 città del mondo, insieme al Soprintendente del Teatro Massimo, Marco Betta.
Commoventi, per l’empatia suscitata col pubblico attraverso i temi trattati, Mari Albanese che, insieme a Valentina Chinnici e Luciano Traina, ha raccontato le “Cinque vite” degli angeli di Paolo Borsellino, come pure autori come Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Giovanni Burgio e Nino Rocca che hanno portato in piazzetta il libro “Mafia&Droga” per spiegare lo stato delle cose rispetto a due fenomeni drammaticamente incidenti nella società. Fenomeni ai quali si unisce anche quello della violenza, oggi fortunatamente da potere raccontare al passato da Anna Maria Farricelli con il suo libro “L’Eco del silenzio”. Oppure Antonio Fiasconaro e Franco Lannino, con le storie di chi ha vissuto la drammatica realtà dell’ospedale psichiatrico di Palermo che hanno dato vita al libro “Sei giorni in manicomio”. Notevole e difficile da dimenticare il dibattito suscitato anche da “Guerra alla pace”, saggio che propone alcune prospettive filosofiche sulla crisi ucraina e palestinese, curato da Giorgio Armato e Salvatore Colletta Drago, con la prefazione di Augusto Cavadi, i contributi di Lorenzo Matassa, Luciano Sesta, Vincenzo Siino e Andrea Treppiedi.
A proporli questi ultimi testi case editrici come Nuova Ipsa, Navarra, Mediter Italia e Spazio Cultura, ma anche librerie come MilleMondi grazie alla quale è stato presentato il libro “Quattro di coppia” di Fabrizio Escheri.
Temi forti e animati come quelli che svelano la fragilità insospettabile della maggior parte di quei comportamenti che sono la rete di lancio del peggior maschilismo, arrivando, attraverso Eugenia Nicolosi e il suo libro “Patriarcato For Dummies”, a dare vita a un pomeriggio animato dalle letture e la teatralità di Paola Marino.
Apprezzati e capaci di animare il dibattito anche gli incontri con: Daniela Tomasino e Massimo Milani, rispettivamente presidente del “Coordinamento Palermo Pride” e presidente onorario dello stesso Coordinamento, a pochi giorni da un’edizione del Pride, quest’anno ancora più sentita perché ha rivendicato la battaglia contro le violenze, prendendo come simbolo di tutte lo stupro avvenuto a luglio dello scorso anno al Foro Italico; Mario Calivà che, grazie alla “Settimana delle Culture” presieduta da Giorgio Filippone, ha raccontato con “Miseria” una storia di cultura arbëreshe; il Club di Territorio di Palermo del Touring Club Italiano, capace di rapire tutti con la storia della pittrice Sofonisba Anguissola; Calogero Pumilia e Pasquale Hamel; infine, “Kids&Us Palermo”, grazie alla cui realtà si è parlato di innovazione e gioco nell’insegnamento di una seconda lingua utilizzando il gioco come strumento principale per l’apprendimento intuitivo e spontaneo della lingua inglese.
Con l’Efebo d’oro film Festival, infine, piazzetta Bagnasco ha volato ancora più alta, dando modo a chi non lo conosceva di entrare in contatto con un festival internazionale, tradizionalmente legato alla riflessione sui rapporti fra Cinema e Letteratura. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, giornalista e direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, animando il dialogo e confronto con Alessandro Rais, direttore del Festival, e Paola Catania, presidente del Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema.
Sicuramente ci sarebbe tanto altro da dire, entrando nel merito dei singoli eventi, ma il migliore riscontro è stato sicuramente il consenso del pubblico, visibilmente dispiaciuto dall’annuncio della pausa. E si perché si parla solo di pausa, dal momento che il team – composto dalla direttrice artistica Tiziana Di Pasquale, l’addetto stampa Gilda Sciortino, e lo staff tecnico pronto a dare voce a ogni evento grazie alla professionalità e presenza di spirito di Diana Hodorog e Marco Careri – è già all’opera per programmare la stagione culturale 2025 di una piazzetta diventata punto di riferimento cittadino e non solo per respirare voglia di cambiamento attraverso il desiderio di stare insieme mettendo in moto le nostre menti. Un risultato ottenuto grazie alla sinergia dei residenti e commercianti che hanno dato vita all’associazione “Piazzetta Bagnasco”, presieduta da Donato Didonna.
«Una stagione che sancisce la maturità di un progetto culturale cresciuto in 6 anni di attività, con grandi soddisfazioni – afferma Donato Didonna – soprattutto in virtù del fatto che il livello alto degli eventi è stato compreso e apprezzato dal pubblico. La piazzetta è diventata un luogo non solo di ascolto, ma anche di partecipazione e dell’assunzione di responsabilità. Mi piace ricordare l’immediata condivisione, in piena estate, di un invito all’azione delle associazioni e dei comitati civici che si prendono cura di pezzi della città. Oltre 15 realtà che stanno diventando interlocutori virtuosi del Comune. Crediamo che tale sinergia per obiettivi comuni sia l’arma vincente, l’unica per fare la nostra città ancora più bella e a nostra dimensione. Piazzetta Bagnasco si conferma in tal senso un esempio virtuoso».