Acqua a giorni alterni in città | Arriva il rinvio della Regione - Live Sicilia

Acqua a giorni alterni in città | Arriva il rinvio della Regione

"Non è pensabile dare avvio ad una turnazione con soli 5 giorni di preavviso", ha detto Orlando.

PALERMO – L’erogazione dell’acqua a giorni alterni in parte del territorio urbano di Palermo, prevista a partire da domani, è stata rimandata a data ancora da stabilire. E’ la decisione scaturita dopo una riunione all’Amap convocata stamane dal presidente Maria Prestigiacomo e dopo un confronto con la Regione. Domani ci sarà un secondo incontro sulla vicenda. La turnazione nell’erogazione era stata prevista dalla Regione a causa della scarsità di scorte negli invasi, dovuta a una stagione secca. Ad aggravare la situazione (oltre ai motivi di sicurezza che impediscono di superare il livello del 35% d’acqua nella diga Rosamarina, in territorio di Caccamo), il mancato utilizzo degli oltre 600 litri al secondo dell’acquedotto di Scillato, a causa di guasti alla conduttura che risalgono al 2009 e che si sono via via aggravati fino a determinare lo stop dell’approvvigionamento.

“Non è pensabile dare avvio ad una turnazione idrica – aveva detto Orlando – in una realtà come quella di Palermo con soli cinque giorni di preavviso, per altro in pieno periodo festivo. Se in altre città della Sicilia la turnazione – anche con poche ore d’acqua a settimana – è una norma e, quindi, tutti hanno attrezzature adeguate per limitare le difficoltà, Palermo grazie al quasi totale rifacimento della rete idrica progettato, finanziato e realizzato alla fine degli anni ’90 ha ormai dimenticato questa prassi. Se la siccità dovesse protrarsi non potremo che accettare provvedimenti restrittivi che servono a limitare i danni nel tempo, ma questo deve avvenire in modo oculato e con tempi di informazione adeguata per la popolazione”.

Orlando ricorda che “in questi giorni si sta verificando una situazione eccezionale dovuta a tre fattori concomitanti. Su nessuno di questo purtroppo fino a questo momento il Comune ha avuto modo di agire direttamente”. Il primo fattore è l’eccezionale periodo di assenza di piogge significative ai fini di riempimento degli invasi.” Negli ultimi mesi abbiamo avuto solo pochi rovesci, per lo più brevi e molto intensi e che, quindi, non permettono un assorbimento da parte del suolo e un ripascimento delle falde. Il secondo elemento è il mancato intervento di riparazione delle condotte che portavano in città l’acqua di Scillato, danneggiate da una frana.

“Il Comune e l’AMAP, vista l’impossibilità per la Regione di approntare le necessarie risorse per i lavori, sono pronti a farsi interamente carico della spesa e sono anzi in avanzata fase progettuale, pur non essendo proprietari degli impianti. Vogliamo però poter agire in fretta perché non è più tollerabile che milioni di litri d’acqua vengano persi mentre la città deve affrontare una situazione di emergenza. Per questo domani chiederò al Governo nazionale la proclamazione dello stato di calamità naturale dovuto alla siccità, con la possibilità, quindi, di snellire le procedure per l’esecuzione dei lavori”.

Il terzo fattore della crisi è il parziale svuotamento della diga Rosamarina, anche in questo caso con lo sversamento di milioni di metri cubi d’acqua precedentemente invasata. “Comprendiamo le ragioni di sicurezza che hanno imposto il provvedimento – spiega Orlando – ma non possiamo aspettare mesi o anni affinché si facciano le necessarie verifiche ed eventuali lavori sulla diga per permettere di riportarla alla sua capienza originaria. Un bacino da 100 milioni di metri cubi che invasa appena 35 milioni in un momento di crisi come questo è davvero qualcosa che non è tollerabile”. Infine, nel corso dell’incontro è stata discussa la necessità di avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sul risparmio idrico.

“Fermo restando che il Comune è impegnato ad evitare o ridurre al massimo i disagi per la turnazione – ha detto il sindaco – è impensabile che il consumo medio di acqua sia troppo elevato. Anche in questo, come in tanti altri settori della vita cittadina, lavoreremo per un cambio culturale e materiale nelle abitudini dei nostri concittadini, la cui collaborazione sarà fondamentale”.

 

“Non è pensabile dare avvio ad una turnazione idrica – aveva detto Orlando – in una realtà come quella di Palermo con soli cinque giorni di preavviso


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI