Palermo, agriturismo devastato: parte la raccolta fondi - Live Sicilia

Palermo, agriturismo devastato: parte la raccolta fondi

“Abbiamo perso tutto, per fortuna degli amici ci stanno offrendo ospitalità“

PALERMO – “Nella notte tra il 24 e il 25 luglio abbiamo perso tutto. L’incendio ha bruciato la nostra casa e la nostra attività“, sono le parole di Salvatore Ferrante, proprietario de ‘Il Tancrè’, agriturismo che sorge nella zona Inserra, non molto distante dalla discarica di Bellolampo.

Lo sfregio degli incendi visto dall’alto 

“Il Tancrè sorge in una dimora che dal 1850 appartiene alla mia famiglia, era del mio bisnonno. Nel 2001, insieme alla mia compagna, abbiamo deciso di trasformare il casolare in una vera e propria attività, ristrutturandolo e coltivando in maniera biologica. Abbiamo messo su questo agriturismo che ha dato grandi soddisfazioni“.

Il Tancrè non è il solo locale che è stato devastato dalle fiamme, perché in tanti hanno perso la loro attività e la loro casa.

“Dove sorge il nostro agriturismo c’era anche la nostra casa, per fortuna abbiamo trovato ospitalità da alcuni amici, ma è solo una sistemazione temporanea“. Salvatore e Rosalia Monti, la sua compagna, sono già pronti a rimboccarsi le maniche e ripartire riprendendo in mano la loro attività; per farlo però serviranno ingenti somme di denaro. La figlia di Salvatore ha dato il via ad una raccolta fondi “servirà per acquistare un prefabbricato – spiega Salvatore – e ripartire. Sembra ci siano i presupposti per un risarcimento danni, ma ci speriamo poco. Non siamo i soli ad aver auto questo danno, l’esigenza di essere aiutati l’avevamo ieri non oggi. Le istituzioni avrebbero dovuto dire ‘qui c’è una stanza d’albergo, andate a dormire’, se non avessimo avuto degli amici avremmo dormito sotto un ponte“.

Salvatore ha avuto modo di parlare con gli inquirenti che stanno cercando di ricostruire cosa ha scatenato le fiamme: “L’incendio è partito dalla discarica di Bellolampo intorno alle 16; il fuoco è divampato a causa dei numerosi sacchetti di spazzatura che hanno bruciato anche altro. C’era vento di scirocco, sembrava che le fiamme non dovessero raggiungere la nostra attività, ma nella notte il vento è cambiato e in pochissimi minuti tutto è andato distrutto. Sul posto – continua il racconto di Salvatore – non c’erano vigili del fuoco o forestali, gli unici presenti erano i volontari della protezione civile che, però, erano senza mezzi adatti“.

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“Non abbiamo effettuato una stima dei danni che, comunque, ammontano a migliaia di euro. Nel terreno erano presenti ulivi anche di ottocento anni. Questo disastro che ha colpito la città di Palermo sembra essere già dimenticato. C’è un silenzio assordante“.

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