Vasic: "Sono carico, se parli di Palermo parli di storia" - Live Sicilia

Vasic: “Sono carico, se parli di Palermo parli di storia”

"Mi ispiro a Milinkovic-Savic. Voglio. crescere insieme ai rosanero"
DAL RITIRO
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Proseguono le presentazioni a Ronzone, sede del ritiro del Palermo in Trentino Alto Adige. Dopo il difensore Fabio Lucioni, è toccato al giovanissimo centrocampista Aljosa Vasic, arrivato in rosanero dal Padova. Un contratto importante per lui e tanta ambizione in vista della prossima stagione: “Sono un classe 2002 e ho fatto tutto il settore giovanile nel Padova a parte una parentesi al Cittadella e una al Lecco. Non c’ero durante la finale play-off contro i rosanero, ma ho comunque guardato le partite. Posso e devo migliorare in tutto, sono un giocatore che dà tutto per la maglia. Cerco di fare delle giocate quando riesco e cerco sempre di dare il massimo, è sicuro. In Serie C ho migliorato l’aspetto fisico e in tre anni di prima squadra a Padova mi hanno aiutato a prendere ritmo”.

“Se mi ispiro a qualcuno? Essendo serbo mi sono sempre ispirato a Milinkovic-Savic – ammette Vasic -. La cosa che mi piace di lui è ovviamente come usa il fisico e come usa la qualità, fa tanti gol e va sempre in area oppure sa costruire, quindi è un giocatore abbastanza completo. Io sono un giocatore diverso ma cerco di migliorare anche nelle piccole cose, per esempio anche nella trasmissione dei passaggi. Cerco di limare tutti i dettagli per diventare un calciatore completo”.

CONTRATTO E RUOLO IN CAMPO

L’acquisto di Vasic è uno dei più onerosi per il club di viale del Fante e lo stesso calciatore ha così commentato il suo trasferimento: “Stare qui a Palermo per un giovane come me è incredibile. Davvero, appena ho sentito che il Palermo mi ha voluto ho detto subito di sì. Per un giovane come me essere in una società ambiziosa può significare solo crescere e sognare. Sulle cifre del trasferimento, a dire la verità sono un ragazzo che lavora in campo e che fa quello che mi chiedono. Darò tutto cercando di dimostrare in campo il mio valore”.

“Ho avuto diversi allenatori in questi tre anni, anche questo sicuramente mi ha fatto crescere. Mandorlini mi ha paragonato a Jorginho perché l’ha avuto in squadra e quando ero giovane lui mi ha tirato su come Jorginho. Paragone con Tardelli? Anche io sogno di diventare così forte. Mister Torrente mi ha dato tanta continuità, anche mister Caneo. Sono sempre stato un giocatore duttile, faccio sia fase difensiva che offensiva – dice il giovane calciatore rosanero -. Avendo avuto tanti allenatori ho fatto diversi ruoli e ho imparato sia a difendere che ad attaccare. Lo scorso anno giocavo da mezzala e mi sono trovato molto bene. Ho iniziato da seconda punta da piccolo, poi con il tempo mi hanno arretrato a centrocampo e preferisco fare la mezzala, lo ritengo il mio ruolo”.

PALERMO, TIFOSI E STADIO

Prima esperienza al sud per Aljosa Vasic, che non si dice preoccupato dal calore che potrà trovare: “Sono felice e carico, quando parli di Palermo parli di storia. Dimostrerò tutto ogni giorno in allenamento e in partita, non mi spaventa niente, sono carico e voglio fare le cose fatte bene come ho fatto sempre”.

“Il Barbera l’ho visto da fuori, l’anno scorso sono stato in vacanza a Palermo. Guardando le partite la spinta del Barbera e il calore che danno è incredibile, non vedo l’ora di giocare lì. All’inizio verrò da solo, poi dopo vedremo se mi raggiungerà qualcuno a Palermo. Altre richieste, anche dalla Serie A? Ho scelto i rosanero perché la chiamata del Palermo e il fatto che hanno creduto tanto in me è stata la pedina più importante. Vedi che puoi essere un giocatore importante e la voglia di crescere insieme a me mi ha fatto scegliere subito. In tanti mi hanno parlato di Palermo, come Andelkovic che mi parlava benissimo di Palermo. Ci ho messo pochissimo a decidere”.

“Per me è il primo anno in Serie B, è uno step in avanti. Sono qui per sognare e un giorno vorrò giocare in Serie A con questa squadra. Il Palermo ha ambizione e vuole fare le cose fatte bene. Sono un ragazzo umile che lavora quindi è la condizione perfetta”.


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