E’nuovamente emergenza rifiuti a Palermo. La raccolta, infatti, fino a ieri procedeva a rilento a causa della saturazione della quarta vasca della discarica di Bellolampo. Grazie all’incontro romano di ieri, al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Energia Pier Carmelo Russo, il sindaco Diego Cammarata e il responsabile nazionale della Protezione Civile Guido Bertolaso, si è, però, giunti ad una soluzione di ripiego che permetta di affrontare e tamponare l’emergenza: una deroga, cioè, alla legge che prevede il pre-trattamento sui rifiuti. ù
Le 25 mila tonnellate di immondizia accumulatesi sul piazzale della discarica di Bellolampo non saranno trattate e selezionate al momento del deposito ma solo successivamente. A causare la situazione critica che la città e il suo hinterland stanno vivendo è stata proprio la saturazione della quarta vasca, con la quinta ancora in fase di realizzazione, che a sua volta ha determinato un forte rallentamento nelle operazioni di svuotamento dei compattatori.
Come se non bastasse i macchinari in dotazione all’Amia, già quantitativamente insufficienti, hanno subito negli ultimi giorni numerosi guasti. Per porre rimedio a questo problema, nel vertice di ieri si è anche deciso di cedere al Comune di Palermo alcuni compattatori in dotazione all’Ato Simeto.
L’assessore Russo continua intanto a lavorare sul progetto di apertura di un nuovo sito a Bolognetta, in modo tale da sgravare Bellolampo dal peso dei rifiuti dei numerosi comuni della provincia palermitana che continuano a scaricare nelle vasche ormai sature. Sono proprio le condizioni della discarica palermitana a destare le maggiori preoccupazioni anche in vista dell’evoluzione futura della situazione.
Secondo l’ingegner Federico Vagliasindi, incaricato dai vertici Amia, di realizzare un’indagine sullo status della discarica, Bellolampo “potrebbe trasformarsi in una vera e propria bomba ecologica a causa del percolato e le conseguenti infiltrazioni nei terreni circostanti”. L’esperto, nella relazione consegnata il 20 aprile scorso, ha, inoltre, espresso parere negativo anche sulla quinta vasca, ancora in fase di costruzione ma che sarà secondo Vagliasindi “assolutamente insufficiente”. Insomma una soluzione ai limiti dell’emergenza alla quale, probabilmente, solo l’apertura di un nuovo sito di deposito e smaltimento potrà porre argine.
In città intanto la situazione è di nuovo ai livelli di guardia e alcuni quartieri sono nuovamente precipitati nell’incubo immondizia: cassonetti stracolmi, strade intasate dalle montagne di sacchetti e l’arrivo del caldo che rischia di aggravare la situazione sul fronte igienico. Problemi si sono registrati nelle zone centrali di via Libertà e del Politeama, ma anche in via Roma. La città proprio in questi giorni di primavera è presa d’assalto dai turisti e proprio per questo commercianti e ristoratori sono preoccupati: “Che spettacolo offriamo della nostra città? La prossima volta non torneranno”. E lo spettro dell’immondizia dilagante è tornato ad agitarsi anche in numerosi centri della provincia palermitana dove si sono già registrati nuovi incendi e roghi.