Dal bar sulla spiaggia al panificio | Furti di luce, in un anno 150 arresti - Live Sicilia

Dal bar sulla spiaggia al panificio | Furti di luce, in un anno 150 arresti

Controlli a tutto spiano in città e in provincia contro i "furbetti del contatore".

PALERMO – L’ultimo arresto risale soltanto a poche settimane fa a Palermo: il titolare di una carrozzeria, dopo essersi reso conto di essere con le spalle al muro, ha aggredito i tecnici dell’Enel che avevano scoperto il suo allaccio abusivo alla rete pubblica. Li ha minacciati con una spranga, si è opposto con tutte le sue forze al controllo, al punto da rendere necessario l’arresto. Nell’officina del Villaggio Santa Rosalia la luce arrivava gratis e in bolletta, i costi erano stati letteralmente abbattuti. Così come quelli di un panificio nel centro storico, dove l’energia elettrica giungeva direttamente dall’impianto stradale.

Centinaia di migliaia di euro di danni per l’ente erogatore che anche negli ultimi dodici mesi ha fronteggiato un fenomeno sempre più diffuso, anche se in lieve calo. Da gennaio ad oggi, infatti, gli arresti per furto di luce sono leggermente diminuiti rispetto allo scorso anno, ma l’allarme resta e i controlli si fanno sempre più serrati. Quasi 150 persone sono finite in manette dopo i controlli effettuati dalle forze dell’ordine, nel 2017 erano più di duecento.

D’altronde, è un monitoraggio a tappeto quello effettuato da carabinieri, polizia e guardia di finanza sia in città che in provincia, con interventi quotidiani in presenza dei tecnici, che accertano la manomissione dei contatori. Magneti che li rallentano o sistemi rudimentali sono stati scoperti soprattutto durante i Cit, i controlli integrati del territorio, durante i quali sono state passate al setaccio attività commerciali di ogni tipo.

E’ venuto a galla che molti commercianti, tra cui bar, panifici e centri scommesse, non sborsavano un centesimo per l’energia elettrica, specie nelle zone dell’Albergheria, alla Vucciria e a Brancaccio. E a novembre, è stato scoperto anche un deposito abusivo di bombole gpl direttamente collegato all’impianto pubblico, con la denuncia di padre e figlio, che gestivano l’area. Quest’anno sono inoltre stati individuati allacci abusivi “di massa”, ovvero interi palazzi collegati alla rete stradale, un totale di ventisette appartamenti.

Si trovavano all’interno di uno stabile formato da ottanta abitazioni, suddivise in cinque scale. E lo stesso escamotage era stato adottato da un commerciante, titolare di un negozio al piano terra dello stesso stabile. I “furbetti del contatore” sono stati individuati anche nella vicina piazza Ignazio Calona, a Brancaccio: insieme ai tecnici dell’Enel, ventisei utenze su novanta sono risultate irregolari, con allacci diretti alla rete elettrica o con contatori manomessi.

Così come a Pallavicino, dove nel giro di pochi giorni sono finiti nei guai i titolari di una rivendita frutta e verdura, di una trattoria e di un’altra officina. Tra gli arrestati ci sono ventotto donne, tra cui diverse casalinghe, e circa 120 uomini. C’è chi è finito in manette per aver realizzato l’allaccio abusivo per serre di droga indoor, ma ci sono anche impiegati, disoccupati, pensionati, commercianti, ambulanti, ristoratori, panettieri, macellai, baristi, giostrai, fruttivendoli, titolari di associazioni sportive.

Pochi mesi fa ad essere arrestato, anche il titolare di un chiosco-bar nella zona di Porticello: il contatore risultava dismesso dal 2009, ma nella sua piccola attività commerciale la luce arrivava lo stesso. I carabinieri hanno scoperto che l’allaccio artigianale collegava direttamente l’utenza alla rete di distribuzione dell’Enel ed era stato nascosto all’interno di una canaletta di plastica di duecento metri. Dalla strada, insomma, l’energia elettrica arrivava direttamente al locale pubblico che si trovava sulla spiaggia.


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