PALERMO – Quasi 27 mila sbarcheranno dalle navi, a Punta Raisi atterreranno 44 mila persone in più rispetto all’anno scorso, gli hotel fanno già registrare numeri da capogiro e Palermo, secondo i dati di Confturismo, si scopre più attraente di Venezia, almeno per gli italiani. Il capoluogo siciliano si prepara a essere invaso dai turisti, grazie ai due “ponti di primavera” che quest’anno, per coincidenza del calendario, formeranno quasi un unico, lungo periodo dedicato al relax e alle vacanze: la Pasqua e la Pasquetta saranno solo l’antipasto del 25 aprile e del primo maggio e tra giorni festivi, sabati e domeniche, chi ha intenzione di viaggiare potrà farlo anche con pochi giorni di ferie.
Un piccolo esercito di turisti che sbarcherà in città per una vacanza di pochi giorni, ma che rappresenta comunque un piccolo record. A confermarlo arrivano anche i dati elaborati dall’osservatorio di Confturismo, in collaborazione con lo studio Piepoli: quasi un quarto degli italiani approfitterà del mega-ponte per staccare la spina e concedersi, in media, quattro giorni di riposo. Tra le mete preferite dai connazionali, dopo le “classiche” Roma e Firenze, si piazza però a sorpresa proprio Palermo, prima della “corazzata” Venezia e di Napoli. “Palermo che ‘compete’ con Venezia, sia pure per alcuni giorni è già di per sé una notizia – commenta con soddisfazione il sindaco Leoluca Orlando – È la prova di come lo straordinario anno di Palermo Capitale della Cultura e di Manifesta abbia segnato profondamente e in positivo l’immagine della città a livello nazionale ed internazionale. E’ la conferma che Palermo capitale delle Culture e capitale dell’accoglienza si afferma sempre più come un brand che dobbiamo difendere, promuovere e valorizzare”.
Un trend positivo registrato anche dagli albergatori, che puntano soprattutto sugli stranieri. “Con le festività pasquali ed i ponti di primavera possiamo dire che il turismo palermitano inserisce una marcia importante, buon viatico per questa nuova stagione – dice il presidente di Federalberghi Nicola Farruggio – Una concomitanza di date favorevoli ad un long stay che allungherà quindi verosimilmente la permanenza media, riducendo il fenomeno del mordi e fuggi. A parità di periodo prevediamo anche un leggero aumento dei flussi, soprattutto quelli stranieri, con modalità di prenotazione prevalentemente indipendente. Alberghi ma anche strutture extra alberghiere sono già quasi al completo, ripartendo finalmente con percentuali di occupazione che dovrebbero andare oltre l’85% dei posti letto ufficiali”.
Insomma, Palermo è una meta ambita non solo dagli italiani ma anche dai francesi, dai tedeschi (anche se un po’ in calo), dagli spagnoli e dagli inglesi ma, e qui sta la novità, affascina sempre di più anche i mercati dell’Est Europa e dell’Asia. Un aumento delle presenze dovuto anche all’incremento delle rotte aeroportuali: dal 18 aprile al 2 maggio si prevedono 324 mila passeggeri a Punta Raisi, ben 44 mila in più rispetto allo scorso anno (+15%), ma se si prende in considerazione anche il solo periodo pasquale la percentuale di crescita schizza al 26%, con il picco raggiunto il 19 aprile, cioè il Venerdì santo. “Le stime in crescita sul traffico passeggeri e sui voli rispecchiano l’andamento positivo anche nel 2019, che chiuderemo con circa 7,5 milioni di viaggiatori – afferma Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino – Numeri importanti che faranno accrescere anche il quadro economico della società di gestione: chiuderemo il bilancio 2018 con un utile di circa quattro milioni. Inoltre, puntiamo molto sulla crescita infrastrutturale: a breve partirà il primo lotto di lavori sull’ampliamento del terminal passeggeri. Abbiamo aumentato l’offerta dei posti parcheggio, con l’introduzione della vendita online e puntiamo alla riqualificazione della costa, con la realizzazione di un parco a mare. Inoltre progettiamo di sviluppare il settore Cargo, mentre il prossimo anno contiamo di aprire un albergo di circa 40 camere”.
Buone notizie anche sul fronte crociere: negli otto giorni a cavallo della Pasqua, cioè i quattro precedenti e quelli successivi, si contano sei navi per circa 13 mila passeggeri, mentre dal 26 aprile al 2 maggio le navi saranno quattro per un totale di 14 mila ospiti. “La scelta della vacanza culturale fa da padrona anche per un meteo ancora troppo incerto rispetto al periodo, quindi in generale tutte le città d’arte più o meno saranno prese in considerazione per i soggiorni – aggiunge Farruggio – La Sicilia resta tra le mete preferite e ci auguriamo, come operatori locali, che malgrado quest’anno non ci siano ulteriori elementi di novità che possano produrre nuove motivazioni di viaggio come quelle prodotte lo scorso anno, Palermo possa a pieno titolo rientrare, nei bilanci finali, tra le destinazioni più visitate, in termini percentuali, tra quelle italiane”.
“Si tratta di un cambiamento profondo che profondamente può incidere sul tessuto economico della città, un cambiamento di cui anche gli investitori internazionali e l’impresa locale ha preso coscienza, come dimostrano le tante iniziative per il settore turistico in città – conclude il sindaco Orlando – Dal rilancio dell’Hotel di Villa Igea alla riapertura dell’Hotel Sole, per finire alle tante iniziative realizzate dagli imprenditori e dalle associazioni di categoria locale, è evidente a tutti che con il turismo si può creare nuova economia e nuova occupazione, a patto che tutto questo vada di pari passo con una nuova vivibilità e nuovi servizi anche per i palermitani”.