Palermo, dal pizzo al concerto di Tony Colombo: mafia, 16 condannati NOMI - Live Sicilia

Palermo, dal pizzo al concerto di Tony Colombo: mafia, 16 condannati NOMI

Clan di Santa Maria di Gesù. Ci sono degli assolti

PALERMO – La pena più alta – 20 anni di carcere – è stata inflitta al boss Salvatore Profeta. Il suo nome faceva parte dell’elenco degli imputati, presunti boss e gregari del mandamento di Santa Maria di Gesù.

Vecchi boss, nuovi ruoli

Ci sono nomi che hanno fatto la storia della recente Cosa Nostra. Come Sandro Capizzi, Salvatore Freschi e Salvatore Profeta (accusato di essersi alternati alla guida della famiglia di Villagrazia), Ignazio Traina (presunto capo a Santa Maria di Gesù e signore della droga). Sarebbero stati loro a regolare la vita nelle borgate. Come ricostruirono i carabinieri del Ros ad alcuni lo Stato pagava pure il reddito di cittadinanza. Soldi sottratti a chi aveva davvero bisogno di sostegno economico.

La festa di Cosa Nostra

Le accuse contestate erano associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, rapina e trasferimento fraudolento di valori. I soldi del pizzo e della droga servivano a finanziare le famiglie dei detenuti. La festa rionale in via Mendola avveniva sotto il rigido controllo mafioso. I boss decidevano tutto: quali strade chiudere, dove piazzare le bancarelle, quali e quante bevande vendere. E naturalmente quale cantante neomelodico dovesse esibirsi sul palco. Il concerto di Tony Colombo alla fine saltò, ma solo perché ci fu il diniego del questore.

Tutte le posizioni

Tutte le posizioni: Giovanni Adelfio 10 anni (difeso dall’avvocato Jimmy D’Azzò, la richiesta era di 20 anni); Salvatore Binario 2 anni, 2 mesi e 20 giorni; Mariano Calascibetta 4 anni 8 mesi, Gioacchino Cardella 6 anni, 2 mesi e 20 giorni; Sandro Capizzi 12 anni, 5 mesi e 10 giorni; Salvatore Freschi 12 anni, 8 mesi e 13 giorni; Antonino Freschi (assolto), Michele Freschi (assolto), Vincenzo Fiore (assolto, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo); Giovanni La Mattina 10 anni e 8 mesi; Angelo Lombardo assolto; Gaetano Lombardo assolto; Massimo Mancino 11 anni, 10 mesi e 6 giorni; Salvatore Profeta 20 anni, Girolamo Rao 14 anni, 3 mesi e 16 giorni; Andrea Taormina 9 anni e 4 mesi; Ignazio Traina (difeso dall’avvocato Maria Teresa Nascè) 18 anni ma in continuazione con una precedente condanna; Francesco Guercio 16 anni, 1 mese e 23 giorni; Samuele Immesi 1 anno e 4 mesi; Antonino Lucera 2 anni, 11 mesi e 16 giorni; Vincenzo Fiore 2 anni e 6 mesi, Salvatore Lo Coco assolto; Salvatore Luisi 8 anni, 10 mesi e 20 giorni; Umberto Palazzotto assolto, Monica Meli assolta (è la madre di Salvatore Profeta).


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