Palermo, taxi e b&b in centro: si spacca maggioranza

Palermo, braccio di ferro per taxi e b&b: si spacca la maggioranza

Le tensioni a Palazzo

PALERMO – Prima i taxi, poi la stretta sulle licenze in centro storico. Sono giorni roventi per il centrodestra a Palermo e non solo per la morsa del caldo afoso che soffoca la città. Ad infiammare la politica cittadina ci pensa la maggioranza di Roberto Lagalla, alle prese con l’ennesimo scontro interno.

Il tema, stavolta, è quello delle Attività produttive guidato dall’assessore Giuliano Forzinetti, espressione della Dc, e di cui si occupa la commissione guidata dal forzista Ottavio Zacco.

I b&b della discordia

Partiamo dalla stretta sulle licenze in centro, prevista dalla legge e che l’amministrazione Lagalla sta valutando di applicare per i prossimi tre anni non solo alle attività che si occupano di cibo e ristoranzione ma anche a b&b e case vacanze. Un annuncio che ha provocato la levata di scudi della Sesta commissione guidata da Zacco.

“Non riteniamo opportuno estendere la limitazione prevista dal decreto Franceschini a b&b e case vacanze che rappresentano invece una grande occasione di sviluppo economico per la città, nonché un presidio di legalità sul territorio”, ha scritto la commissione in una nota.

Contrarietà manifestata nell’immediato anche da Confesercenti e che qualche giorno fa, nel corso di una riunione convocata dall’assessore al Turismo Alessandro Anello, è stata condivisa dalle altre associazioni di categoria.

Il no della politica

“E’ evidente che si è trattato di una fuga in avanti non concordata né con il consiglio comunale, né con le imprese – attacca Zacco – e che ha ottenuto l’unico effetto di mettere in difficoltà l’amministrazione. Siamo tutti d’accordo sull’evitare che il centro storico si trasformi in un grande ristorante a cielo aperto ma non è fermando i b&b che si aiuta il turismo, né immaginando fantasiosi contributi per chi affitta camere agli studenti. Il tema vero è destagionalizzare”.

Un fronte che vede compatti anche Fratelli d’Italia e Lavoriamo per Palermo. “Non ci sembra la soluzione giusta – dice il coordinatore cittadino di Fdi Antonio Rini – perché il turismo è un volàno della nostra economia e va sostenuto, non certo limitato con provvedimenti che non farebbero l’interesse della città. Bisogna invece regolamentare e intensificare i controlli”.

“Siamo rimasti sorpresi da un annuncio che non è stato al centro di un confronto politico interno alla maggioranza, così come invece dovrebbe essere – rincara la dose Dario Chinnici, capogruppo della lista del sindaco -. Le attività ricettive sono peraltro un importante presidio di legalità, favoriscono la rinascita di molti quartieri e aumentano la percezione di sicurezza. Bisogna combattere l’abusivismo, non chi lavora onestamente”.

La retromarcia della giunta

E l’amministrazione sembra pronta a fare retromarcia. “Sulle strutture ricettive e i b&b non ci sarà alcuna stretta – assicura l’assessore Anello -. Bisogna semmai regolamentare il settore, e su questo convocheremo un tavolo tecnico, poi potremo capire come muoverci”.

“Il provvedimento è in fase di valutazione per settembre – aggiunge Forzinetti -. Inizialmente partiremo con quanto abbiamo già condiviso, sui b&b servirà invece un’ulteriore riflessione. E’ però necessario, dopo anni di assenza di regole, mettere a regime il settore per migliorare la vivibilità del centro”.

Lo scontro sui taxi

Poi c’è la questione taxi, su cui Forzinetti e il collega di giunta Dario Falzone (Fdi) hanno annunciato un ampliamento delle licenze: “Una soluzione nel rispetto della vigente normativa nazionale al pari di quanto già effettuato in altre città, dobbiamo offrire un servizio di qualità ai nostri cittadini e ognuno deve fare la sua parte”.

“Le categorie si sono impegnate a migliorare il servizio alla città – continua Forzinetti – ma ad oggi non abbiamo avuto riscontri e dobbiamo rispondere a tutti i palermitani. Se le cose non cambieranno, la scelta sarà inevitabile”.

“Non ha senso aumentare le licenze quando, da ottobre ad aprile, il turismo si ferma – spiega Zacco -. Bisogna aumentare i controlli per punire chi non rispetta le regole ma, per risolvere il problema in estate, bisogna semmai puntare sulla doppia guida su cui sono arrivate varie domande”.

“Mi risulta che la categoria dei tassisti stia lavorando per mantenere fede agli impegni assunti – dice Leopoldo Piampiano di Forza Italia – con particolare riferimento alla doppia guida e pertanto ritengo inopportuno anticipare possibili pubblicazioni di bandi prima che si sia fatta, alla presenza del sindaco, una verifica sul lavoro svolto”.


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