PALERMO – Una vera e propria finale quella che domani 19 maggio, allo stadio “Renzo Barbera”, dovrà affontare il Palermo contro il Brescia di Gastaldello. Una partita che, in caso di vittoria, permetterà ai rosa di affrontare i play-off e giocarsi le sue chances di promozione in Serie A.
Lo sa bene il tecnico rosanero Eugenio Corini che, in conferenza stampa, ha parlato dell’importanza di questa partita contro un’avversario al quale l’allenatore di Bagnolo Mella è rimasto particolarmente legato per via di un passato ricco di soddisfazioni:
“Una persona ha un’anima, vive di sentimenti e di emozioni che rimangono a prescindere. Poi ci sono delle responsabilità, sono un professionista del calcio e ho un obiettivo ben chiaro ovvero quello di far rendere al meglio la mia squadra. Abbiamo l’orgoglio alla trentottesima giornata di essere ottavi e vorrebbe dire fare i play-off. Abbiamo spinto questo obiettivo due mesi e mezzo fa, mi sono assunto una responsabilità e adesso manca un pezzo che va chiuso domani sera”.
“Sapevo che Palermo avrebbe risposto riempiendo lo stadio – continua Corini – questo è uno stimolo straordinario che abbiamo meritato tutti rimanendo dentro un campionato complesso. La nostra volontà è quella di chiudere al meglio il campionato raggiungendo un obiettivo non preventivato ma coltivato insieme, andando oltre qualche limite. Domani abbiamo una grande possibilità questa è veramente una finale”.
APPROCCIO E IDENTITA’
L’allenatore del Palermo riconosce la difficoltà della partita contro il Brescia e ha invitato i tifosi, quasi 30.000 alla vigilia, a sostenere la squadra e spingerla fino alla fine: “E’ importante vincere e approcciare al meglio la partita, queste finali si giocano con lucidità sapendo leggere la partita. Avremo bisogno dei nostri tifosi che ci hanno sempre spinto, sono sempre stati straordinari e domani dovranno esserlo ancora di più, i ragazzi si sono meritati il loro calore e dovremo essere forti insieme. Affrontiamo una squadra che deve raggiungere un’obiettivo importante, insieme siamo più forti e quando lo abbiamo fatto in casa è stata dura per tanti avversari”.
“Abbiamo posto le fondamenta per radicare uno spirito e un’identità che nasce dal cambio societario e da un cambio totale di giocatori – ha proseguito Corini – C’è bisogno di tempo, vedo il seme che abbiamo trasmesso e mi sento di essere dentro un processo, la società e la proprietà mi fa sentire dentro un processo ed è una visione ampia, diversa. So cosa vuol dire lavorare a Palermo e rappresentare questa società, quando ho spinto l’obiettivo l’ho fatto per dare uno stimolo a tutti. Rappresentare Palermo è un orgoglio e presenta delle difficoltà ma presenta anche, quando fai le cose bene, 30.000 persone che tifano per te e vivi esperienze meravigliose. C’è una visione sul futuro ma anche un grande obiettivo da cogliere, quando i processi si possono accelerare è giusto cogliere le occasioni”.
ASPETTO MENTALE E MARCONI
L’allenatore rosanero, nel corso della conferenza, ha parlato di come in settimana abbia lavorato sull’aspetto mentale e motivazionale più che su quello puramente tattico: “Spesso si dice di arrivare con tranquillità, io in settimana ho alzato i toni e ho spinto perché certe cose vanno allenate. Non puoi pensare di vivere una settimana serena e poi ti ritrovi trentamila persone e hai qualche difficoltà. Ho lavorato sull’aspetto mentale e motivazionale, oltre alla tecnica è un aspetto altrettanto importante. Se si reggono le difficoltà insieme, come abbiamo fatto spesso, il pubblico lo riconosce e poi ti spinge a dare quel qualcosa in più. Questa unione domani voglio vederla in campo in una partita difficile, abbiamo creato una consapevolezza e abbiamo le armi giuste per giocarci questa gara”.
“Marconi è stato un giocatore importante per noi così come Bettella – continua il tecnico – che ha avuto degli infortuni che gli hanno tolto continuità. Ha recuperato bene e lo vedo pronto a sostituire Ivan dando il meglio. Per me la valutazione della stagione è molto positiva, abbiamo la possibilità di andare oltre e siamo curiosi di arrivare ai play-off per vedere cosa saremo capaci di fare”.
MIRRI, MARWOOD E PALERM “OUTSIDER”
Corini ha proseguito parlando delle condizioni di Nedelcearu e della visita di ieri in allenamento del presidente Mirri: “Nedelcearu è un ragazzo tosto, si è allenato regolarmente ed è pienamente recuperato. Ci ha fatto piacere ricevere la visita al campo del presidente Mirri, è venuto anche a cena e ha fatto sentire tutta la sua vicinanza e il suo affetto. Sappiamo quanto tiene alla nostra squadra. Mi ha fatto piacere anche ricevere una bellissima mail del direttore tecnico Brian Marwood, ci ha detto che avremo un clima importante e abbiamo un grande obiettivo da poter cogliere mostrando tutta la sua vicinanza e il suo affetto da parte di tutta la proprietà. Bigon ieri era a Manchester e oggi è venuto al nostro campo di allenamento e questo fa capire la nostra unione e quanto il Palermo è importante per il City Group”.
“Uno che ragiona così è un perdente – ha proseguito il tecnico in merito al potenziale ruolo di “underdog” del Palermo in caso di play-off – quando la palla rotola può succedere di tutto e la mentalità va costruita. L’obiettivo primario è vincere domani per andare ai play-off, se saremo dentro daremo il meglio e ci giocheremo le nostre possibilità. Sono rimasti giocatori importanti che sono stati fondamentali l’anno scorso e trasmettono l’idea di quanto fatto. Anche la mia squadra si è meritata uno stadio quasi pieno, questi giocatori sanno cosa vuol dire giocare per il Palermo”.
VERRE E IL BRESCIA
L’allenatore rosanero si è soffermato anche su Verre, ribadendone l’importanza e il valore nonostante le difficoltà soprattutto a livello atletico: “Verre ha fatto partite importanti, ha avuto due brutte influenze che l’hanno debilitato tanto e ha avuto bisogno di un periodo di adattamento per stabilizzare la condizione. Con la SPAL ha fatto una partita importante, sulla durata sta migliorando e con i cinque cambi è importante tenere alto il livello. E’ un giocatore in crescita, a certi giocatori va data fiducia perché hanno l’attitudine a trovare giocate di qualità”.
“Vogliamo dare ritmo alla partita e cerchiamo di farlo sia dentro che fuori casa – prosegue Corini -. Contro il Benevento c’era proprio il peso specifico di una partita che sentivamo di dover vincere, siamo stati frenetici e questo ha tolto qualità alle giocate ma era una partita che avevamo vinto. Può succedere che contro il Brescia avremo dei momenti di difficoltà ma dobbiamo rimanere solidi perché palla a terra sappiamo cosa fare. Saric è rientrato la settimana scorsa, questa settimana si è allenato bene e lo vedo pienamente recuperato”.
“Il Brescia ha ritrovato risultati ed efficacia – le parole dell’allenatore di Bagnolo Mella in merito agli avversari di domani – troviamo un avversario in salute che ha perso solo contro il Parma fuori casa che ha battuto tutti. Hanno qualità e lo hanno dimostrato ad inizio anno quando erano nelle prime posizioni. Gastaldello quando abbiamo vinto il campionato era il mio capitano, ha sempre avuto un comportamento irreprensibile ed è stato determinante perché ha simboleggiato cosa vuol dire sentirsi la squadra anche se non era più un protagonista principale, di questo lo ringrazierò sempre”.
Corini ha infine concluso parlando di come i risultati degli altri campi non influiranno sulla partita dei rosa: “Noi giocheremo per vincere a prescindere da quello che succederà intorno, alla fine vedremo quale sarà la classifica consapevoli che se vinciamo non dobbiamo guardare niente e nessuno. Durante la partita non saremo distratti da risultati che provengono da campi avversari, saremo solo concentrati a vincere la partita”.