Candidare Palermo a capitale europea della cultura per il 2019. E’ la proposta che l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Gaetano Armao, ha avanzato ai componenti del comitato di sostegno alla candidatura dell’itinerario arabo-normanno Palermo, Monreale, Cefalù. “L’idea – spiega Armao – è nata in occasione della recente visita a Istanbul, per l’esposizione della lapide quadrilingue della Zisa nel museo Archeologico nazionale. La città turca è capitale europea per la cultura per il 2010. Credo che non ci siano ostacoli insormontabili perché anche Palermo si candidi, se non lo scetticismo e il pessimismo che leggo tra molti palermitani, mentre, per chi vive fuori sembra una cosa ovvia”. “Sono certo che su questo percorso – aggiunge – si potrà trovare una convergenza tra le forze istituzionali, tra Regione e Comune di Palermo, e le realtà economiche e culturali della città e dell’intera Sicilia che sarebbe coinvolta nel progetto”. Per Armao “la candidatura a capitale europea della cultura vuol dire avviare un grande lavoro di preparazione per rafforzare le strutture culturali e tutto ciò che si muove intorno alla cultura, ma abbiamo più di sei anni di tempo”. Le ricadute sono positive, anche sul piano economico: in alcune delle 32 città nominate capitali della cultura, è stato stimato che ogni euro investito abbia generato 8 o 10 euro. All’Italia toccherà nel 2019 indicare una candidata; l’ultima é stata Genova, nel 2004.
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