PALERMO – Si è inventata di essere stata rapinata. Un modo per cercare di nascondere di essere ludopatica. Protagonista della vicenda è una casalinga di Ficarazzi, in provincia di Palermo, che si è pentita di ciò che ha fatto ed è stata assolta. Era imputata per simulazione di reato.
La donna, dopo avere speso mille euro in giochi online e videopoker, si è recata alla stazione dei carabinieri raccontando che due uomini a bordo di un motociclo le avevano strappato la borsa. I militari hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza. Ed ecco la sorpresa: non c’era stata alcuna rapina. La donna era stata filmata mentre percorreva la strada verso casa senza che venisse scippata.
La giovane casalinga nelle successive 24 ore si è ravveduta ed è tornata in caserma. “Sono ludopatica”, ha ammesso. Ed è finita sotto processo. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 10 mesi. L’avvocato Raffaele Delisi ha spiegato che la propria assistita “ha dimostrato un sincero ravvedimento e che si è trattato di un episodio isolato dovuto al disagio per la patologia che affligge la giovane”.

Il giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Giuseppina Turrisi, ha dichiarato la non punibilità della donna per essere il fatto di particolare tenuità. “Le esigenze di giustizia imponevano di valorizzare il comportamento resipiscente e non abituale della giovane imputata – commenta il legale – Proprio questi elementi hanno consentito l’applicazione dell’istituto, di recente introduzione, della non punibilità”.

