Palermo, chiasso e spintoni sull'autobus: imputato assolto

Palermo, chiasso e spintoni sull’autobus: imputato assolto

La vicenda avvenne sulla linea in servizio a Mondello

Se non c’è la prova che l’imputato abbia partecipato all’interruzione di pubblico servizio allora cade anche la resistenza a pubblico ufficiale. Può essere così riassunta la tesi difensiva dell’avvocato Luciano Maria Sarpi.

L’avvocato Luciano Maria Sarpi

La Corte di appello gli ha dato ragione e ha mandato assolto il diciannovenne S.D.G. Un’assoluzione piena che ripulisce la fedina penale del giovane che in primo grado era stato scagionato dall’interruzione di pubblico servizio (la corsa di un bus dell’Amat), ma era stato dichiarato il non doversi procedere, vista la minore età (allora aveva 17 anni), per l’irrilevanza penale della resistenza (era accusato di avere partecipato ad una colluttazione con alcuni vigili del fuoco).

I fatti avvennero nel 2018 su un mezzo Amat in servizio a Mondello. Un gruppo di ragazzi faceva baldoria, l’autista disse loro di scendere. Vista la reazione scomposta dei giovani, l’autista chiese l’intervento dei vigili del fuoco che stazionavano davanti a un lido.

Ne venne fuori la colluttazione e il processo chiuso con un’assoluzione piena. La fedina penale del giovane torna ad essere pulita.


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