PALERMO – Dopo due sconfitte consecutive il Palermo rialza la testa trovando una vittoria sofferta ma meritata contro il Genoa di Blessin, tra le maggiori candidate alla promozione in Serie A. La rete di Brunori ha permesso ai rosa, tra le mura amiche dello stadio “Renzo Barbera”, di tornare al successo mostrando segnali di crescita rispetto alla prestazione offerta a Reggio Calabria contro la Reggina.
CONTROLLO EMOTIVO
L’aspetto più significativo della sfida contro i grifoni è stato soprattutto la reazione sul piano caratteriale. Dopo una settimana difficile il Palermo è riuscito ad avere quello che Corini aveva chiamato il “controllo emotivo”, riuscendo a rimanere lucido dopo l’occasione importante di Ekuban a tre minuti dal calcio d’inizio senza disunirsi nei momenti più complicati del match.
Il Genoa, infatti, soprattutto nella ripresa ha premuto il piede sull’acceleratore producendosi in numerose occasioni pericolose ma i rosa sono riusciti a reggere la pressione difendendo il prezioso gol di Brunori fino al fischio finale. Una prova di carattere che ha superato, per larghi tratti del match, le difficoltà fisiologiche di natura tattica e atletica portando a casa quella che sa di una mezza impresa.
PALERMO IN CRESCITA
Nonostante il Palermo sia ancora indietro nella condizione fisica e debba ancora assimilare appieno i dettami tattici di Corini, contro la compagine di Blessin si sono visti miglioramenti rilevanti rispetto alla gara del “Granillo” contro la Reggina. La difesa, a parte qualche sbavatura e la pericolosità degli avversari, è riuscita a dare segni di solidità e di maggiore attenzione con ottime prestazioni soprattutto da parte di Marconi, di rientro dopo la squalifica, e Buttaro sulla corsia di destra.
Tra i mattatori della partita anche Mirko Pigliacelli, autore di interventi importanti soprattutto nella ripresa che hanno permesso ai rosa di mantenere la porta inviolata. Dopo le tante critiche, spesso ingenerose, piovute sul web nelle ultime settimane l’estremo difensore rosanero ha risposto presente, con parate impegnative e il solito importante supporto in fase di impostazione dal basso.
Miglioramenti anche per quanto riguarda la fase offensiva, con Brunori tornato trascinatore e mattatore del match siglando la sua terza rete in campionato, la numero ventotto in questo straordinario anno solare. In crescita Di Mariano, sicuramente più in partita rispetto alla gara contro la Reggina, mentre Elia continua a mostrare dinamismo e feeling con Buttaro nonostante qualche tentativo di salto dell’uomo di troppo murato dalla retroguardia ospite.
CENTROCAMPO, LA STRADA E’ ANCORA LUNGA
Ancora da registrare, invece, l’apporto della mediana in entrambe le fasi di gioco. Il centrocampo, nel 4-3-3, è l’ago della bilancia del gioco e servirà ancora tanto lavoro per vedere affinare la sintonia tra Segre, Stulac e Saric. Passi in avanti da parte dell’ultimo arrivato dall’Ascoli, che con il passare dei minuti è riuscito ad abbinare bene fisico e tecnica ma è ancora lontano dalla migliore condizione fisica, facendosi preferire più in fase di non possesso che con la palla tra i piedi.
Sprazzi di qualità, soprattutto quando si tratta di inserirsi in avanti, anche per Segre che deve tuttavia ancora mostrare il suo pieno potenziale. Anche l’ex Torino non sembra ancora nella giusta condizione atletica ma con il tempo, per quanto già visto in queste prime gare in rosanero, è destinato a dare un apporto importante in entrambe le fasi.
Ottimo il lavoro in copertura di Stulac, l’unico vero filtro davanti la difesa in un momento nel quale il centrocampo deve ancora prendere bene le misure. Meno, almeno per il momento, la confidenza con il pallone tra i piedi mostrando di dover ancora crescere in tenuta fisica e confidenza con i compagni per poter fare vedere appieno le proprie qualità da regista.
FROSINONE, LA GARA DELLA RIVALSA
Il Palermo, in sostanza, mostra miglioramenti e continua il proprio percorso di crescita che troverà nella pausa di campionato il momento ideale per velocizzare i lavori sul 4-3-3 di mister Corini. L’ultimo scoglio prima dello stop della Serie B è la trasferta di Frosinone, gara che risveglia i fantasmi di quei maledetti play-off di quattro anni fa.
E’ ancora aperta, nell’immaginario rosanero, la ferita inferta dalla famosa gara dei “palloni in campo” con la compagine del tecnico di Bagnolo Mella chiamata a dare al tifo rosanero la tanto attesa rivincita e una prestazione di gran carattere come quella contro il Genoa.