PALERMO – Il cadavere di Yakoub Hadri, tunisino di 23 anni, sposato e padre di un bambino, nel gennaio 2017 fu ritrovato morto in via Salemi, a Brancaccio. Aveva tibia e perone fratturati.
Da quel terribile episodio prese le mosse, nel 2018, la prima di una serie di inchieste che avrebbero svelato un lato oscuro e violento della città di Palermo. Uomini e donne si sono fatti spaccare gambe e braccia per incassare gli indennizzi delle assicurazioni. La Cassazione ieri sera ha reso definitive le condanne.
Gli agenti della Squadra mobile scoprirono che gli incidenti erano finti, le fratture e le mutilazioni vere. Per lo più inferte a gente disperata e pronta a tutto per incassare il denaro. A volte si sono dovuti accontentare degli spiccioli. Gli spaccaossa facevano la voce grossa e si prendevano quasi tutti i soldi.
Le condanne definitive
Queste le pene definitive: Gesuè Giglio ed Alfredo Santoro (16 anni e 2 mesi e 14 anni un mese e 10 giorni) per l’omicidio preterintenzionale di Hadri, Letizia Silvestri (2 anni e 2 mesi), Cristian Pasca (3 anni 6 mesi e 20 giorni), del perito assicurativo Mario Fenech (2 anni e 4 mesi), di Piero Orlando (2 anni e mezzo), Carlo Alicata (4 anni 10 mesi e 20 giorni), Gaetano Alicata (2 anni e 4 mesi).
Ed ancora: Salvatore Di Gregorio (2 anni e 2 mesi), l’avvocato Graziano D’Agostino (3 anni e 4 mesi), Maria Silvestri (3 anni e 8 mesi), Monia Camarda (3 anni e 2 mesi), Mario Modica (6 anni e 2 mesi), Antonio Giglio (2 anni e 2 mesi), Giuseppe Mazzanares (4 anni 6 mesi e 20 giorni), Domenico Schillaci (3 anni 10 mesi e 20 giorni), Massimiliano Vultaggio (3 anni) e Antonino Santoro (4 anni un mese e 20 giorni), Rita Mazzanares (8 anni e mesi e 10 giorni).
Quelle non impugnate
Altre 6 condanne non sono state impugnate e sono dunque diventate anch’esse definitive: Giuseppe Portanova (4 anni e 2 mesi), la sedicente avvocato Giovanna Lentini (2 anni e 2 mesi e 20 giorni), Salvatore Arena (un anno), Gioacchino Campora (5 anni 2 mesi e 20 giorni), Salvatore Di Liberto (2 anni e 4 mesi), Giovanni Napoli (2 anni 8 mesi e 20 giorni).
Assoluzioni definitive per Alfonso Macaluso, Filippo Ancheschi, Vittorio Filippone e Maria Mazzanares.
Le parti civili
Risarcimenti dei danni hanno ottenuto le assicurazioni truffate. Erano costituite parte civile con l’assistenza degli avvocati Massimo Motisi, Cinzia Calafiore, Marina Cassarà, Loredana Lo Cascio, Valeria Rizzo, Fabiana Cilio, Giuseppe Davide Giugno e Luigi Ragno.
Deve essere celebrato un nuovo processo d’appello, ma soltanto per aspetti marginali, nei confronti di Francesco Faija, detto “Berlusconi”, condannato in appello a 14 anni 8 mesi e 26 giorni, di Isidoro Faija (aveva avuto 10 mesi con la sospensione condizionale della pena) e Francesco La Monica, difesi dall’avvocato Antonio Turrisi

