PALERMO – Torna il sereno in casa Palermo dopo la crisi di risultati di inizio campionato. La compagine rosanero, nell’ultimo mese, è riuscita ad uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione con due pareggi e due vittorie che hanno permesso agli uomini di Corini di respirare e ritrovare nuove motivazioni.
Le buone notizie per i rosa, oltre che dal campo, arrivano anche dal fronte infortunati. Fatta eccezione per lo sfortunato Elia che ha concluso anzitempo la stagione, l’infermeria del Palermo si è ufficialmente svuotata con il recupero di Marco Sala, rientrato ad allenarsi in gruppo e nuovamente a disposizione di Corini. Ritorno importante quello del classe 1999 che, dopo tanti esperimenti e scelte obbligate, può offrire all’allenatore di Bagnolo Mella nuove alternative sulle corsie ancora prive di un vero padrone.
LA GIRANDOLA DI TERZINI
L’assenza di Sala ha creato non pochi problemi a Corini sulla corsia di sinistra, zona del campo sempre rivoluzionata per via di giocatori indisponibili o privi dell’adeguata condizione atletica degli interpreti a disposizione.
Se Buttaro, da terzino destro, ha fatto il suo dovere per larga parte di questo inizio di torneo non si può dire lo stesso della corsia opposta, affidata spesso a Mateju con risultati di certo non soddisfacenti. Il giocatore ceco è subentrato a Crivello dopo i match contro Bari e Ascoli e ha presidiato l’out di sinistra fino alla gara contro il Modena, nella quale l’ex Brescia è stato dirottato nel suo ruolo naturale a destra lasciando la corsia mancina a Mladen Devetak.
Oggetto misterioso per tutto l’inizio di campionato, Devetak ha subito problemi fisici sin dal suo approdo in rosanero e nelle prime sei giornate non è stato convocato per smaltire l’infortunio e recuperare la migliore condizione atletica. Contro il Sudtirol, dopo il ritiro di Manchester, la prima convocazione e contro il Cittadella è arrivato l’esordio in campionato da subentrato proprio nel ruolo di terzino sinistro.
Tra Crivello unico terzino disponibile nelle prime giornate, la soluzione obbligata di Mateju fuori dalla sua posizione privilegiata e l’inserimento di Devetak nelle ultime gare di campionato, la corsia mancina ha subito numerosi cambiamenti e una girandola che potrebbe chiudersi proprio con il ritorno di Sala.
UN’ASSENZA PESANTE
La prima parte di campionato del terzino di proprietà del Sassuolo non è stata semplice, con tante partite saltate per problemi fisici e sole sei presenze racimolate nelle dodici giornate fin qui giocate. Il primo stop è arrivato contro il Perugia nel match di esordio del torneo, dopo aver saltato le successive due partite contro Bari e Ascoli è rientrato in campo solo per alcuni spezzoni di gara finendo dietro Mateju nelle gerarchie della corsia mancina. Una volta ritrovata la migliore condizione, contro la Ternana al ritorno da titolare è arrivato un nuovo stop che lo ha tenuto fuori per un mese prima del rientro in gruppo avvenuto questa settimana.
Assenza pesante finora quella di Sala, giocatore dal curriculum importante e titolare designato nel ruolo di terzino sinistro dall’allora gestione Baldini-Castagnini. Novantanove per lui, sommando anche quelle con il Palermo nella stagione corrente, le presenze in Serie B con 19 assist e una decina di gettoni con la Nazionale italiana Under 21 fra il 2019 e il 2021. Di tutti i terzini a disposizione di Corini tra le due fasce l’ex Crotone è sicuramente quello più moderno e “di spinta”, riuscendo ad abbinare in maniera efficace sia la copertura difensiva che la discesa sull’out mancino per accompagnare la manovra offensiva.
Una pedina quindi di grande importanza per Eugenio Corini che, vista l’attitudine di Sala a giocare anche da esterno a centrocampo, potrà studiare modi alternativi per variare l’assetto rosanero tra le due fasi di gioco. Già contro il Parma, nella ripresa, si è visto un principio di 3-5-2 e non è da escludere che con il rientro del classe 1999 possa essere proposto con più frequenza soprattutto a gara in corso.