“Mi auguro che a Palermo sia un sindaco centrista, moderato e se c’è la possibilità spero sia donna”. Così il commissario della Dc, Totò Cuffaro, a margine della presentazione del libro di Gianfranco Rotondi ‘La variante Dc’, in corso a villa Zito, a Palermo. “Ancora non ne ho viste di candidature femminili, anzi qualcuna da schieramenti che non sono da me prediletti – aggiunge Cufaro – Se non c’è un candidatura di una donna ragioneremo su quelle che ci sono. Non ho in mente un nome, già ce ne sono tanti, ragioniamo su quelli che ci sono”.
“Faraone? Candidatura che come le altre arricchisce”
“Quella di Davide Faraone secondo me è una candidatura aggiuntiva come le altre e tutte arricchiscono. Non ho mai capito tuttavia questa strana vicenda di ‘Forza-Italia Viva’. Quando le cose non le capisco preferisco non parlare. Fi e Iv sono due partiti distinti: che possa esserci un partito che si chiama Forza-Italia Viva non ne capisco ne’ il motivo né le ragioni”, ha aggiunto. Poi l’intervento di Faraone: “Ho fatto la scelta con determinazione, pensando ai guai di Palermo e che la mia esperienza a Roma possa essere utile alla mia città. Sarà una campagna elettorale dura e difficile. Quali alleanze? Vedremo. Intanto c’è Faraone”.
Faraone: “Essere qui con Cuffaro? Nessun imbarazzo”
“Quando Cuffaro era presidente della Regione non lo conoscevo, oggi essere alla presentazione del libro di Gianfranco Rotondi assieme a lui non mi provoca imbarazzo, ha pagato per quello che ha fatto e io sono dell’idea che chiunque sconti la sua pena con dignità per me è una persona che deva vivere. Sono stato ad Hammamet ai vent’anni della morte di Craxi per ricordare un riformista, sono stato a Rebibbia quando Dell’Utri malato veniva tenuto in carcere, sono un libertario: la cosa più strana semmai è vedere tutti quelli che rispetto a me erano sempre dietro la porta di Cuffaro e che oggi provano imbarazzo. “Vedere questi tavoli a destra e a sinistra che neanche riescono a riunirsi e che quando lo fanno si vedono in palazzetti dello sport visto il numero dei partecipanti, è incredibile: mi fa comprendere ancora di più che la mia è una scelta saggia importante, una candidatura libera e senza alcun tipo di condizionamento. Credo che non ci sia futuro con due coalizioni che stanno ragionando su loro stesse e non sulla città – ha aggiunto – Non voglio perdere tempo in quei tavoli, voglio girare per la città: gli altri partiti sono appassionati a discussioni su chi dovrà fare il sindaco, io voglio parlare dei problemi della città. Stanno perdendo tempo, constato che queste coalizioni non riescono a riunirsi e quando lo fanno litigano e non partoriscono alcun tipo di decisione. Io non voglio partecipare a questo balletto e ho fatto un’altra scelta”.