Palermo, la strana telefonata alla finanza e le condanne per droga

Chiama la finanza per reclamare un articolo e salta il banco della droga

Un uomo e una donna condannati. Un assolto

PALERMO – L’indagine era partita per una “imprudenza”. Nel 2019 una donna telefonò al centralino della caserma Mazzarella, sede del gruppo Pronto impiego della finanza. Protestava per la mancata pubblicazione di un articolo su un sequestro di droga. In realtà temeva che qualcuno le potesse contestare di avere rubato il carico.

Asse della droga fra Sicilia e Calabria

Quella chiamata fece saltare l’asse tra Sicilia e Calabria. A siglarlo le famiglie Fascella del rione Guadagna di Palermo e i Barbaro di Bovalino in provincia di Reggio Calabria.

Gli imputati

La quarta sezione del Tribunale presieduta da Bruno Fasciana ha condannato la palermitana Maria Rosa Cardinale a 7 anni e il calabrese Pasquale Varone a 10 anni e sei mesi. Assolto Giovanni Mirabella, difeso dagli avvocati Manfredi Novara e Marco Tringali, a fronte duna richiesta di condanna a 10 anni e 3 mesi.

I finanzieri di Palermo trovarono uno zainetto con più di un chilo di droga abbandonato alla stazione degli autobus. Conteneva cocaina purissima. Poi arrivò la strana telefonata. Gli investigatori ricostruirono la filiera dei traffici e arrestarono venti persone, molte delle quali già condannate con il rito abbreviato.


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