Palermo, ecco il Festino 2024: "Santa Rosalia è sempre la nostra speranza" - Live Sicilia

Palermo, ecco il Festino 2024: “Santa Rosalia è sempre la nostra speranza”

L'arcivescovo punta il dito sull'"emergenza violenza"
L'ANNIVERSARIO
di
4 min di lettura

PALERMO- Ancora una volta, Palermo, a quattrocento anni dalla consapevolezza della guarigione dalla peste, volgerà lo sguardo alla sua Santuzza, seguirà Santa Rosalia sul carro che, attraversando il Cassaro, giungerà al mare, per lo sfolgorio dei fuochi d’artificio, simbolo di una rinascita.

Ancora una volta sarà consumata una strage di babbaluci, il quattordici, in una afosa serata di luglio che precede la manifestazione propriamente religiosa del quindici.

Ancora una volta, la città che spesso si compiace delle sue miserie, si affiderà alla speranza, come un gioco bellissimo, come un orizzonte di una notte d’estate, e poi, forse, dimenticherà la bellezza che avrà saputo suscitare.

Ma il quattrocentesimo anniversario di un miracolo, descritto dal Festino, ‘rischia’ di essere indimenticabile. Almeno nelle intenzioni del Comune.

Il sindaco: “Il Festino con rispetto”

“Sarà un Festino che tutti ricorderanno per sempre – dice il sindaco, Roberto Lagalla, alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nel salone Lavitrano del Palazzo Arcivescovile -. Abbiamo messo insieme un lavoro incredibile, che resterà nella mente e nel cuore. Sono sicuro che sarà vissuto con lo spirito giusto e con il necessario rispetto”.

“Il tema della sicurezza è molto importante – continua il sindaco -, per questo chiedo la massima attenzione. Ci sarà un’ordinanza che inviterà i proprietari dei balconi che insistono sul percorso a non ospitare più persone di quanto richieda una opportuna cautela. Dobbiamo vivere una festa nella piena serenità”.

“Il Festino racconta la speranza della rinascita – dice l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella – c’è sempre stata una grande partecipazione e sono sicuro che continuerà a esserci nel percorso dentro il quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia”.

L’arcivescovo Lorefice: “La violenza è un’emergenza”

Tocca alla consueta sensibilità dell’arcivescovo Lorefice, ‘Don Corrado’, come ormai questa città lo chiama da tempo, il ritratto del momento presente.

“Dobbiamo essere capaci di una assunzione di responsabilità. Rosalia è una donna spirituale che attira tutti. C’è una complessità della città – dice l’arcivescovo -: la disoccupazione, l’urgenza delle periferie, violenza di strada, che è l’emergenza massima. C’è un centro storico che soffre e che non può essere solo un grande pub. Ci sono le nuove droghe, diffusissime tra i giovani”.

“Ma noi – continua Don Corrado abbiamo una grande ricchezza, non abbiamo solo da offrire convivialità mangereccia, noi possiamo offrire la forza della nostra cultura, compresa la spiritualità. Questo Festino deve darci la piena consapevolezza”.

Il messaggio di Papa Francesco

Per l’occasione è giunto un messaggio di Papa Francesco: “La felice ricorrenza del IV Centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia è una speciale occasione per unirmi spiritualmente a voi, cari figli e figlie della Chiesa palermitana, che desidera elevare al Padre celeste, fonte di ogni grazia, la lode per il dono di così sublime figura di donna e di ‘apostola’”.

“Voi fedeli e devoti della Santuzza – prosegue il messaggio – siete gli eredi spiritual che dovete tradurre in uno stile di vita evangelico la sua testimonianza di fede e di carità verso il prossimo”. La Messa solenne del 15 luglio sarà presieduta dal segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, concelebrata dall’arcivescovo e dai vescovi di Sicilia”.

Il Festino delle ‘sorprese’

La grande manifestazione popolare è stata affidata al Balich Wonder Studio. “Ci sarà un momento del corteo che renderà l’esperienza indelebile – aveva detto Marco Balich a LiveSicilia.it -. Quasi un trucco di scena. La gente non lo dimenticherà mai”. Una sorpresa, secondo il tam tam delle indiscrezioni, potrebbe essere quella del contrappunto de ‘Il Volo’, il gruppo di caratura internazionale, ad accompagnare qualche passaggio del rito.

Dalla scheda tecnica della conferenza stampa sappiamo qualcosa in più. Il carro trionfale sarà interessato da quattro trasformazioni. “Il carro – si legge in una nota – si trasforma di tappa in tappa attraverso un gioco di luce”.

“La formula innovativa del corteo prevede l’aggiunta di un carro supplementare a supporto di quello trionfale. Questo secondo carro permette di sopraelevare le performance artistiche, consentendo una maggiore visibilità”.

La narrazione è divisa, come di consueto, in diversi passaggi scenici. Primo atto a Palazzo dei Normanni, con il carico dell’oscurità. Secondo atto al piano della Cattedrale, per l’albeggiare della speranza. I Quattro Canti saranno il palcoscenico del terzo atto, per concludere, con il quarto atto, a Porta Felice.

“La luce – si legge nel prospetto – celebra la resilienza e la forza vitale di ciascuno di noi, moltiplicata dall’abbraccio simbolico della Santa”. E così sia, dopo quattrocento anni che hanno raccontato l’ostinazione di una speranza, nonostante tutto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI